LANCIO DELLA FRUIZIONE TURISTICA DELLA RICOSTRUZIONE VIRTUALE DEL SITO ARCHEOLOGICO DI NOTO ANTICA RASO AL SUOLO DAL TERREMOTO DELL’11 GENNAIO 1693

 

Sabato 29 ottobre 2016, alle 11nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio (piazza Municipio n. 1, piano terra) è in programma la conferenza stampa per presentare ai giornalisti la realizzazione e conclusione dell’Opera EFIAN di ricostruzione virtuale di quattro aree della città di NOTO ANTICA, rasa al suolo dal terremoto dell’11 gennaio 1693. Aree che grazie all’Opera realizzata e con l’utilizzo delle più recenti tecnologie informatiche diventano fruibili da turisti e visitatori, i quali potranno vederle “immersivamente”.

 

Dopo la conferenza, alle 12:30 circa, è previsto un “Educational Tour” riservato ai giornalisti, i quali potranno apprezzare e verificare, sia nel sito archeologico di Noto Antica che dentro il Museo Civico di Noto in corso Vittorio Emanuele, la visita immersiva con l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e dei “Daydream View”. Strumenti di ultima generazione che consentiranno loro di vedere virtualmente quello che oggi non esiste più, ma che c’era fino a quel terribile 11 gennaio 1693.

 

Il progetto “EFIAN. Experimental Fruition Ingenious Ancient Noto”, è stato finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) all’interno del PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “RICERCA E COMPETITIVITÀ” (PON R&C) 2007-2013.

 

L’Opera EFIAN ha previsto la ricostruzione virtuale di quattro aree del sito archeologico di Noto Antica, città edificata sul monte Alveria e distrutta dal terremoto dell’11 gennaio 1693. E’ la prima Opera di questa importanza, su un sito archeologico, che viene realizzata in Sicilia.

 

L’Opera di ricostruzione virtuale e di cultura a impatto aumentato, è stata realizzata dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, dalla Scuola di Architettura di Siracusa dell’Università degli Studi di Catania, dalla società Siqilliya srl di Barcellona Pozzo di Gotto, dalla Services & Advice srl di Palermo, capofila della compagine progettuale, in collaborazione attiva e molto partecipata con il Comune di Noto. Il Progetto EFIAN ha inoltre previsto il patrocinio gratuito esterno dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

 

Il progetto EFIAN è stato valutato dal MIUR il migliore a livello nazionale e si è classificato al primo posto nella graduatoria nazionale redatta dal Ministero tra i progetti finanziati con il BANDO START UP LINEA 2 CULTURA AD IMPATTO AUMENTATO.

 

Alla Conferenza Stampa di sabato 29 ottobre 2016 alle 11, interverranno:

 

Corrado Bonfanti, Sindaco di Noto ;

Bruno Messina, Presidente della Scuola di Architettura di Siracusa dell’Università di Catania ;

Marco Rosario Nobile, Professore Ordinario di storia dell’Architettura dell’Università di Palermo ;

Emanuele Fidone, Professore Associato presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Catania;

Stefano Piazza, Professore Associato presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo;

Francesco Mannuccia, Architetto della società Siqilliya ;

Andrea Giostra, Project Manager del progetto EFIAN, Services & Advice srl ;

Raffaele Di Dio, Architetto, Dirigente del Comune di Noto ;

Vita Giostra, Architetto, Direttore del Progetto EFIAN, Services & Advice srl ;

 

BREVISSIMO STORIA ARCHITETTONICA DI NOTO ANTICA:

Noto Antica, a suo tempo Netum, eretta sul monte Alveria e città inespugnabile, è la più grande città dell’occidente abbandonata in età moderna. Le testimonianze tangibili di una storia secolare oggi sono affidate a una serie sconcertante di ruderi, a rare iconografie e a una cospicua serie di documenti archivistici, ancora in buona parte da indagare. Il progetto EFIAN ha messo insieme ditte private, Università, Regione siciliana ed enti locali con un unico obiettivo: ricostruire virtualmente, con l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’immagine di luoghi e dei maggiori monumenti, alla vigilia del grande terremoto che l’11 gennaio 1693 ne sancì il declino e l’abbandono. Un obiettivo ambizioso, che ha visto lavorare insieme, per la prima volta in Sicilia, storici dell’architettura, rilevatori, esperti nell’elaborazione grafica tridimensionale, progettisti e imprese, per offrire un ritratto realistico e filologicamente ineccepibile di un prestigioso passato, quale è stato quello di Noto Antica.

 

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