L’AEROPORTO PUÒ CAMBIARE LE SORTI DELL’ECONOMIA IBLEA

   

Non avere fretta. Ma compiere i passi corretti. Per rendere l’aeroporto appetibile, il più possibile”. E’ il senso della riflessione avanzata dal presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, ora che, finalmente, l’iter propedeutico all’apertura del Magliocco di Comiso sta per essere completato.

“Si tratta – chiarisce Massari – di una infrastruttura che, se ben gestita, può cambiare il volto, le sorti e l’economia della nostra provincia. Bisogna, però, stare attenti e cercare di partire con il piede giusto. Dobbiamo fare attenzione a ben calibrare gli orari di operatività, senza farsi prendere dalla fretta o dall’entusiasmo. Bisogna scegliere le compagnie adeguate, le rotte che veramente servono e che possono risultare davvero utili agli operatori economici e turistici. Non bisogna esagerare e, soprattutto, non bisogna farsi trascinare o convincere da quelle compagnie che per fare scalo da noi vogliono essere fatti ponti d’oro. E’ chiaro che chi non avrà interesse, appena finiti gli incentivi, appena ci avranno svuotato le tasche, andrà via ed allora sarà il fallimento. E’ necessario, invece, investire per far costare meno la presenza delle compagnie, essere concorrenziali nei servizi aeroportuali, fornire supporti di eccellenza, sia alle compagnie sia al personale di bordo, con tutta l’assistenza possibile. E, ancora, curare e coccolare i passeggeri, con tempi brevi per l’arrivo dalle scale di sbarco, con la massima velocità e precisione nella riconsegna dei bagagli, con la massima eccellenza nell’assistenza, nei trasporti, nell’informazione interna ed esterna all’aeroporto”.

Secondo il presidente Massari, inoltre, a tutto ciò occorre abbinare anche dell’altro. “Dobbiamo lavorare – aggiunge – per rendere più appetibile lo scalo anche attraverso una buona e continua manutenzione delle strade che conducono al Magliocco, curare le rotatorie della zona, la segnaletica stradale. E poi è indispensabile aumentare le offerte turistiche, tarare i prezzi dell’accoglienza e della ristorazione, cercando di essere perfetti quando si tratta del servizio da garantire agli ospiti. Quindi, dovremmo aggiungere la necessità di fare trovare i siti turistici aperti e fruibili tutti i giorni, con orari funzionali alle esigenze dei turisti, degli operatori e dei visitatori in genere, con un occhio alla formazione del personale che svolgerà le funzioni di front office. Senza dimenticare, naturalmente, di potenziare i centri di informazione turistica e tutto quanto può aiutare a conoscere e divulgare i nostri siti, le nostre opere d’arte, le chiese ed i musei. Aggiungo la necessità di promuovere la mobilità a basso costo e ad orari compatibili con le aperture e la chiusura dei siti turistici. Ma c’è di più. Sarà necessario organizzare eventi, valorizzare quelli che già esistono, dalle feste religiose alle sagre più importanti. Tutto ciò dovrebbe portarci alla creazione di un percorso enogastronomico serio ed articolato, in grado di promuovere al meglio le nostre eccellenze. I nostri prodotti, poi, potrebbero arrivare in tutto il mondo, curando la qualità, i tempi, le confezioni e i costi. Insomma, promozione seria e duratura. Dovranno essere le varie compagnie a chiederci di atterrare sul nostro aeroporto. Ecco perché ritengo che, anche se all’inizio sarà tutto in salita, anche se la partenza risulterà in sordina, è indispensabile muoversi in questo senso per evitare di chiudersi a riccio. Piuttosto dovremo trasformarci nella porta sul Mediterraneo. Ecco, questa denominazione potrebbe aggiungersi al nome proprio dell’aeroporto. Perché tutti concordiamo sul fatto che il nostro è un territorio meraviglioso, che la nostra cultura dell’accoglienza è favolosa. E quindi dovremo acquisire sempre più consapevolezza sul fatto che visitatori da tutto il mondo vogliono venire a trovarci. Toccherà a noi accoglierli nel modo migliore e rendere il loro soggiorno piacevole ed indimenticabile. Per stimolarli a ritornare. A realizzare questo progetto dobbiamo concorrere tutti: operatori turistici, albergatori, ristoratori, imprese ed operatori economici, Comuni e Provincia. Tutti, nessuno escluso, siamo chiamati a concorrere alla realizzazione del progetto aeroporto per lo sviluppo. Abbiamo una grande occasione. Cerchiamo di non sprecarla”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it