“L’ACQUA NON SI VENDE”: E’ DI TUTTI ED E’ UN BENE COMUNE

Sabato 3 e domenica 4 luglio, per iniziativa di alcuni ragazzi sensibili al problema sulla privatizzazione dell’acqua, a Chiaramonte Gulfi sono state raccolte un cospicuo numero di firme. Questa raccolta di firme è partita, a tiratura nazionale, il 24 aprile  fino al 4 luglio 2010, così da permettere l’approvazione del referendum sull’acqua evitandone la privatizzazione che verrà indetto fatto nella prossima primavera. L’acqua è un bene comune, è un diritto universale, essenziale per la sopravvivenza di tutti gli esseri umani, è deve appartenere a Tutti. Nessuno può appropriarsene né può ricavarne profitti. L’acqua deve essere di gestione pubblica e partecipativa. La gestione deve essere condivisa dai territori per garantirne l’accesso a tutti così da tutelarla come un bene collettivo e conservarlo per le future generazioni. Per questo motivo l’acqua non può considerarsi una merce. L’attuale governo ha invece deciso di consegnarla ai privati e alle grandi multinazionali. Per evitare tutto ciò si è costituito il Forum italiano dei movimenti per l’Acqua, formato da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione, raccogliendo le adesioni. Per Chiaramonte  Gulfi, come per tutta Italia , queste sono giornate di sensibilizzazione su un problema caro a tutti,  l’Acqua e la sua sorte. (Elisa Ragusa)

 

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