LA VOCE PROPOSITIVA DEL CENTRO RISVEGLI IBLEO

Lo scorso 12 ottobre il “Centro Risvegli Ibleo” ha esposto un progetto, finalizzato alla realizzazione di una struttura capace di accogliere pazienti in stato vegetativo o con gravi danni cerebrali, ai componenti della Commissione Sanità dell’Ars e a personaggi di spicco della politica locale come l’assessore Massimo Russo, Giuseppe Laccoto e ai parlamentari iblei Innocenzo Leontini, Giuseppe Di Giacomo e Orazio Ragusa.

Un sogno, quello di Carmelo Tumino, presidente del Centro Risveglio Ibleo, che diventa realtà grazie al contributo di un gruppo di persone sensibili, che perseguono gli stessi obiettivi come Rocco Bidetti, Alessandro Tumino, Adriano De Nicola, Lucia Cascone, Mariano Conticello e Salvo Marchese, con le quali ha fondato l’associazione Onlus di cui è il presidente (organizzazione non lucrativa di utilità sociale).

La nascita di un centro di accoglienza per neurolesi trova la sua spiegazione nel bisogno di alleviare le sofferenze dei malati e quelle delle loro famiglie dal momento che nella nostra realtà l’assistenza a queste persone ricade sui familiari.

Un paziente in stato vegetativo permanente ha bisogno di non sentirsi abbandonato, ha bisogno di cure, di sentire vicino la propria famiglia e gli affetti più cari. Perchè non aiutare ogni malato a sentirsi amato? In ognuno di loro c’è un cuore che batte, che necessita d’attenzione e di dolcezza.

In una società come la nostra, dove il frenetismo fa da padrone, bisognerebbe fermarsi un attimo e prendere coscienza di un sentimento importante come l’amore per il prossimo.

Allora, perché non aprire i nostri cuori a temi caldi e toccanti, perché non abbandonare il torpido egoismo che ci contraddistingue e credere invece nella possibilità di dare un valido contributo a chi ne ha bisogno?

L’iniziativa ha suscitato l’interesse della commissione, Russo infatti ha suggerito all’Associazione di rapportarsi con l’Asp per migliorare il tipo di assistenza attuale.

Speriamo che dalle parole si passi ai fatti perché le famiglie colpite da questo problema continuano ad aumentare così come i loro bisogni e i loro interrogativi.

Nella provincia di Ragusa, vivono ben 145 persone in stato vegetativo permanente o in stato di minima coscienza. La nuova struttura residenziale dovrebbe accogliere i pazienti in condizioni cliniche non compatibili con una permanenza a casa. I malati colpiti da gravi lesioni cerebrali, infatti, hanno bisogno inizialmente di terapia salvavita in rianimazione e successivamente di riabilitazione che può anche protrarsi per vari mesi.

La nascita di questo centro, pertanto, non può che alimentare la speranza in un’assistenza migliore per i malati e per le stesse famiglie.

A questo punto auguriamoci che il progetto Centro Risvegli Ibleo prenda il via nel più breve tempo possibile e che le promesse fatte dall’assessore Russo vadano a buon fine.  

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