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LA VITTORIA DEL CUORE
09 Dic 2013 07:06
In sede di presentazione avevamo detto che Avezzano-Padua Rugby Ragusa si sarebbe dovuta giocare come se fosse una finale perché, pur non compromettendo in modo irreparabile il cammino delle due squadre verso la salvezza, avrebbe comunque potuto segnare in un senso o nell’altro il resto della loro stagione.
Così questo pomeriggio, al campo di via dei Gladioli, abruzzesi e siciliani si sono affrontati a viso aperto con l’intento dichiarato di portare a casa l’intera posta in palio.
Alla fine degli ottanta minuti regolamentari sono stati i ragusani a conquistare la vittoria ma, così come tutte le volte in cui si vince di misura, 14-15 è stato il risultato finale, non c’è stata una squadra ad aver avuto nettamente la meglio sull’altra.
Ha vinto il Padua perché in campo è stato più determinato dei propri avversari che invece, a fine partita lo ha riconosciuto l’allenatore giallonero, Fabio Andreassi, “sono scesi in campo senza quella fame di vittoria che invece hanno dimostrato i ragusani”.
Proprio perché la posta in palio era importante per entrambe le squadre, i due XV, pur affrontandosi senza nascondersi, o forse proprio per questo, nei primi minuti non riescono a superarsi. Infatti il gioco ristagna nei 40 metri centrali e solo di tanto in tanto si assiste a qualche fiammata di una o dell’altra squadra. In questa fase probabilmente qualche occasione in più la crea il Padua ma nessuna delle due contendenti riesce a muovere lo score.
Al 27° ci prova l’apertura avezzanese Roberto Lanciotti ma la sua punizione, pur da posizione non difficile, si spegna a lato dell’acca.
Al 29° il signor Massimo Salierno della sezione di Napoli, buona la sua prova oggi, manda dietro i pali dei cattivi Andrea Battaglia che ha commesso 4 o 5 falli in rack nel giro di pochi minuti.
La superiorità numerica è subito sfruttata dai padroni di casa che, un minuto dopo, segnano una meta con Roberto Lanciotti che riesce a non farsi prendere dalla distratta difesa iblea. La stessa apertura trasforma. 7 a 0.
I ragusani però non ci stanno a perdere e si riversano in attacco, mettendo in difficoltà l’Avvezzano nonostante l’uomo in meno. Tanto gioco si concretizza allo scadere del primo tempo con la meta di Andrea Ferrara che si fa dare l’ovale dopo una touche vinta sui 5 metri avversari e si tuffa oltre la fatidica linea. Peppe Iacono colpisce il palo. 7 a 5.
Si chiude così il primo tempo, un tempo in cui il Padua ha giocato leggermente meglio dei padroni di casa, pur soffrendo tanto nelle mischie chiuse.
Nell’intervallo il duo Ferrara/Iacono registra qualcosa nel pacchetto dei propri avanti, e alla ripresa la musica è diversa: gli otto in maglia bianca non arretrano più e, anzi, non è raro che ogni tanto siano addirittura i gialloneri ad arretrare.
Questo “imprevisto” probabilmente innervosisce i padroni di casa e si può spiegare così la scazzottata tra i due pacchetti che si vede al 46° e che costa il giallo al pilone avezzanese Filippo Crucitti.
Nel rugby l’uomo in più è un vantaggio che quasi sempre permette di portare avanti il proprio score alla squadra che ne usufruisce.
Così come nel primo tempo l’Avezzano, adesso è il Padua a segnare una meta. Siamo al 50°, altra touche a 5 metri e altro tuffo dove l’erba è più verde. A realizzare, questa volta, è Andrea Battaglia. Peppe Iacono trasforma. 7 a 12.
Alla ripresa del gioco, un buon Enrico Tirone lascia il posto in prima linea a Paolo Bellio.
Tre minuti sarebbe il momento del rientro di Crucitti ma coach Andreassi decide di lasciarlo fuori e fa entrare al suo posto Luca Venditti
Al 61° altra incursione di Roberto Lanciotti e altra meta per l’apertura abruzzese, che poi aggiunge anche i 2 punti della trasformazione al suo personale score. 14-12.Così come quando era andato sotto nel primo tempo, il Padua accelera e ricomincia a macinare gioco. L’Avezzano arranca ma i ragusani non riescono ad approfittarne. Al 65° un fallo in ruck della difesa abruzzese mette in condizione capitan Iacono di cercare la via dei pali. Il suo piede è preciso, riportando così in vantaggio la propria squadra. 14-15 e risultato che non si muoverà più, nonostante il forcing finale della squadra di casa che negli ultimi minuti riesce anche a sbagliare due calci di punizione da posizione non eccessivamente difficile.
E al triplice fischio del signor Salierno può esplodere finalmente la gioia paduina
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