LA VIGILANZA QUESTA SCONOSCIUTA

Egregio Direttore, dalle cronache regionali si apprende che, nel corso della mattinata, alcuni pacifisti avrebbero violato la recinzione che delimita l’area dove sono installate strutture ricetrasmittenti che fanno riferimento alla base americana di Sigonella, nel territorio di Niscemi, in contrada Ulmo, non lontano dalla zona del cantiere per l’installazione delle antenne MUOS. Pare che, addirittura, un uomo, di religione buddista, sia riuscito ad arrampicarsi in uno dei tralicci facenti parte della struttura delle antenne.

La violazione dello spazio militare, una volta di pubblico dominio, sicuramente, farà saltare qualche ‘testa’, anche perché è inconcepibile che una zona militare venga violata con tale facilità.

Questo però è indice della scarsa considerazione in cui vengono tenute le proteste attualmente in atto presso quella zona, la cui auspicabile fermezza e veemenza, al contrario, dovrebbero elevare al massimo lo stato di allerta di quanti sono preposti al controllo.

Rileggendo la notizia, riportata dalle maggiori agenzie di stampa, il pensiero va alla base militare di Comiso che, a suo tempo, fu pure violata da pacifisti che, nella nottata, riuscirono ad apporre una scritta gigantesca, sull’alto serbatoio della base, evento che, se non ricordo male fu proprio da Lei immortalato.

Conserva ancora quelle foto ? Perché non le pubblica sul suo giornale, prendendo spunto dall’odierna notizia ?

 

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