È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA VERITA’
13 Apr 2013 19:01
Che cosa è la verità? È questa la domanda che Pilato, il procuratore romano di Gerusalemme, in un misto tra orgoglio e curiosità fa a Gesù nel più mediatico processo della storia umana.Già , la verità… Quel desiderio che dovrebbe risiedere nel cuore di ognuno di noi ma che il più delle volte viene dimenticata chissà in quale scantinato della nostra coscienza .La verità sulla nostra vita , su chi siamo , dove andiamo, cosa facciamo, ma soprattutto la verità delle nostre azioni. Si sente spesso parlare in televisione , sui giornali o su internet di giustizia come quella pratica che dovrebbe tutelare il bene supremo della verità, e di tanti che la sostengono e ne parlano logorroicamente affascinati dalla sua bellezza e orgogliosi di essere dalla sua parte. Ma la domanda sorge spontanea: quando poi nella vita reale ognuno di noi opera e agisce secondo giustizia, secondo verità?
Non per forza dobbiamo vestire una toga per potere amministrare giustizia ma ognuno di noi da quando si alza la mattina da quando va a fare la spesa, quando ci troviamo nel posto di lavoro o quando siamo in palestra, in che misura cerchiamo la verità? O forse sarebbe meglio dire in che misura impressioniamo la verità? Si, perché forse più che un semplice sostantivo femminile nel vocabolario dovrebbe essere fatta persona in ognuno di noi, dovrebbe presiedere le nostre coscienze. Come si dice: agire secondo coscienza, dovrebbe essere la stessa cosa di agire secondo verità.
Ma perché questo non avviene mai?
Il più delle volte ci è talmente scomoda che ce ne laviamo le mani per poter defilare la nostra persona da un carico di responsabilità che non abbiamo nessuna intenzione di sostenere.
Responsabilità che magari fanno parte integrante del nostro lavoro a cui siamo tenuti a rispondere ma che evitiamo volentieri anche a rischio di offendere quella verità affascinante e bella di cui siamo gli autorevoli e legittimi detentori nella sua difesa.
Questo è l’uomo! Anche l’uomo di giustizia. L’uomo che è chiamato a giudicare. Garante della verità!
Ma è bene ricordare che dietro una verità mancata c’è sempre almeno un uomo che soffre.
Quell’uomo che si ritiene di essere responsabile solo della sua innocenza, quell’innocenza che lo condanna ad essere privato delle libertà ma che gelosamente custodisce e che mai al mondo baratterebbe perché si sente in quel momento garante di un bene supremo.
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