LA TURCHIA: IL NUOVO MERCATO PER LE IMPRESE RAGUSANE

Stamane si è svolta un’importante conferenza volta ad indagare le possibilità di investimento nel mercato dell’export e dell’import turco. La Turchia oggi appare un’isola felice per gli imprenditori. Il suo Pil è in continua crescita ed è il più elevato d’Europa. Il settore imprenditoriale turco vede già presenti con investimenti importanti circa 850 imprese italiane e l’Italia riveste il ruolo di terzo patner per l’export in questo Stato. L’intervento più atteso della Conferenza è stato quello del Console Generale onorario di Turchia in Italia, Domenico Romeo. I dati riportati dal Console rivelano un import turco al 15° posto ed un export al 22° posto su scala mondiale. L’aspetto vincente è legato al quadro politico che a partire dal 1980 ha visto un’apertura verso l’estero.

La libera economia si è consolidata nel 1995, anno in cui vengono cancellati i dazi doganali e la Turchia viene inserita nell’Unione Doganale dell’Unione Europea. Da qui in poi si assiste ad un allineamento completo della politica turca al quadro normativo dell’Unione. Dal 2000 ad oggi, inoltre, sono state promosse joint ventures e patnerships. Romeo ha anche sottolineato la presenza di “zone franche”, chiamate così perché sono siti speciali in cui i regolamenti in vigore in materia di commercio esterno sono inapplicabili o applicabili in parte. Oltre a ciò bisogna rilevare la loro posizione geograficamente strategica; infatti ad esempio Bursa e Denizli, come del resto le altre, sono vicine ai porti commerciali.

Intervento di spicco anche quello del Dott. Arda Emut, Direttore del progetto e Consigliere del Presidente dell’Ispat Turca. L’Ispat è un’agenzia  appositamente creata dal Governo per la promozione degli investimenti esteri e del commercio e che riferisce direttamente al Primo Ministro Erdogan. La relazione per la parte economica e sulle opportunità offerte agli investitori esteri da parte  del funzionario è stata brillante, concisa ed ha dato ai presenti la possibilità di conoscere i concetti fondamentali  che possono  dare avvio a concreti rapporti fra imprenditori italiani in Turchia. L’Ispat attraverso un suo ufficio in Italia, sarà in condizione di poter dare immediate risposte, proporre adeguati partner e snellire al massimo ogni operazione burocratica interessandosi loro direttamente a seguire tutto l’iter. Il Console di Turchia Domenico Romeo,  da parte sua, sarà sempre a disposizione per creare i preliminari contatti, assicurando le sue consolidate conoscenze sul territorio di propria competenza.

Accanto a tali vantaggi bisogna aggiungere che il Governo italiano ha attuato delle politiche volte a spingere i nostri imprenditori ad investire in Turchia; infatti sono disponibili capitali e supporti di natura amministrativa per aiutare al meglio le nostre imprese. Insomma il quadro si presenta molto positivo e vantaggioso. Come ha detto Di Marco della “Simest” all’inizio del suo intervento: “con questi presupposti torniamo ad essere riconquistati dalla Turchia”.

 

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