LA TRATTA DELLE DONNE NIGERIANE

 

A Palermo nel cortile Barcellona (ad angolo con via Filippo Juvara) e, a seguire, all’ingresso della Favorita (area in prossimità di viale Rocca), il Sindaco Leoluca Orlando ha partecipato  alla cerimonia in ricordo delle due giovani ragazze nigeriane, Favour Nike Adekunle e Loveth Edward, uccise barbaramente a Palermo tra il 2011 e il 2012
Alla commemorazione, durante la quale sano state scoperte due targhe intitolate alla due giovani donne,  hanno preso parte i rappresentanti del Coordinamento Antitratta, che a partire dalla storia di Favour e Loveth hanno  avviato un’ azione di  sensibilizzazione e informazione rivolta alla cittadinanza palermitana, nonché rappresentanti della comunità nigeriana.

Le tue  targhe, intitolate alla due giovani donne,Favour e Loveth , rappresentano un atto simbolico non solo per non dimenticare la drammatica fine delle due giovani vite, ma devono essere considerate più a lungo raggio: ricordare TUTTE quelle donne usate ed uccise barbaramente.

Negli ultimi anni si è assistito ad un forte incremento del traffico di giovani donne e minorenni nigeriane a scopo di sfruttamento sessuale. Sono le minorenni e le giovani donne delle aree rurali che costituiscono la parte di popolazione più vulnerabile ai meccanismi della tratta. Un particolare aspetto del fenomeno è il sempre crescente coinvolgimento delle organizzazioni criminali che, operando a diversi livelli nei differenti paesi, riescono a coprire l’intero percorso, dalla partenza delle vittime dalla Nigeria fino al loro arrivo in Italia.

L’assessore Catania,  presente alla commemorazione, ha sottolineato  che la città di Palermo accoglie gli emigrati con rispetto e solidarietà e , a tal proposito, ha ricordato l’elezione della  Consulta delle culture cioè una grande occasione per le comunità presenti a Palermo di avere finalmente una rappresentanza politica democraticamente eletta. La Consulta è uno strumento di democrazia e contribuisce alla costruzione della città interculturale,.

Per tale motivo non si possono accettare situazioni simili in una città  che crede nella collaborazione, integrazione e allo scambio di culture, tradizione, nel dialogo costruttivo e nell’arricchimento culturale con il confronto

Pertanto è necessario avviare da subito una campagna pedagogica cioè una educazione vera e propria rivolta a tutti i cittadini siciliani e stranieri  affinché, con la loro collaborazione, si possa sconfiggere e denunciare la tratta delle donne nigeriane

Le donne straniere, in particolare, devono essere considerate esseri umani e non oggetti di produzione e fonte illecita di guadagno.

In tal senso bisogna agire da subito in maniera decisiva. Le Istituzioni devono essere presenti affinché si elimini ogni forma di violenza, razzismo, discriminazione.

Il Sindaco Orlando, con la sua presenza, ha voluto dare esempio di partecipazione e di concreta fattiva collaborazione, perché crede nella Sua Palermo, una città in continuo cambiamento, che sta crescendo qualitativamente nell’apertura verso nuove forme di cultura attraverso un  rinnovato protagonismo da parte dei cittadini portatori di culture diverse.

Pertanto, è impensabile, che in una città che si candida per “Capitale  europea della cultura” accadano episodi di violenza, ignoranza e degrado.

Il Primo cittadino di Palermo avvalora sempre più il suo concetto di rete e, per far ciò, si impegna a sensibilizzare la sua gente affinché vengano eliminati tutte quelle forme  organizzative  atte a  squalificare una intera cittadinanza.

 

Infine, alla famiglia delle vittime è stata consegnata una pergamena come segno di partecipe e sentita  vicinanza al dolore da parte di tutta la cittadinanza siciliana

 

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