LA TECNOLOGIA DELLA MINIATURIZZAZIONE ARRIVA A VALDERICE IL 28 E 29 MAGGIO

Fitto programma di lavoro quello previsto per il quarto Comitato di Pilotaggio del Progetto Essorentreprise (ENPI n.018) che si riunirà aValderice (Tp) dal 27 al 30 maggio al fine di realizzare una ricca agenda che prevede incontri istituzionali, visite ai produttori di latte della zona, visita ai produttori caseari che utilizzano la tecnologia della miniaturizzazione e un seminario .
Dopo la tappa tunisina dello scorso mese di aprile l’appuntamento ritorna in Italia per imprimere, così come richiesto dall’Autorità di Gestione siciliana, un’accelerazione necessaria alla piena realizzazione del progetto, così ambizioso, innovativo e di sicuro impatto e sviluppo per i territori coinvolti.
Alla luce del momento congiunturale così particolare proporre a due territori, quello italiano e quello tunisino, così come nelle finalità del Programma di Cooperazione Transfrontaliero ENPI , una progettualità concreta e proficua per entrambe le sponde del Mediterraneo significa dar vita ad un nuovo corso dove ricerca, tecnologia ed innovazione (quella della miniaturizzazione) si mettono al servizio di concrete possibilità di sviluppo per l’economia del territorio grazie alla creazione di microimprese e ai contatti istituzionali propedeutici a nuove opportunità di collaborazione.
Divulgazione e utilizzo della miniaturizzazione e semplificazione di linee di trasformazione per piccole produzioni agroalimentari e impiego di energie rinnovabili. Questo è quanto di propone il progetto Essorentreprise imperniato su due emergenze: la situazione attuale e le prospettive delle aziende agricole medio-piccole e la rilevanza crescente della questione ambientale con il conseguente utilizzo di energie rinnovabili. Un’indagine dell’ISTAT del 2003, in aggiornamento del censimento del 2000, ha ristretto il numero delle aziende agricole attive in circa 980.000, ma le posizioni agricole aperte al Registro delle imprese erano 1.800.000. Si può ragionevolmente ritenere che il 50% di quelle effettive chiuderà nel breve periodo (in Italia solo il 3,9% degli agricoltori ha meno di 35 anni), allineandosi alla situazione degli altri paesi europei.
La sopravvivenza di queste aziende dipenderà dalla loro capacità di accedere e/o creare mercati alternativi, adottando criteri di multifunzionalità ed in particolare attraverso le varie forme di “filiera corta”: vendita diretta, mercati locali, “mercati contadini” (comma 1065 della legge finanziaria 2007), commercio in rete. Sopravvivenza e sviluppo andranno di pari passo anche con l’utilizzo di tecniche sostenibili, di salvaguardia del benessere animale, recupero delle tradizioni e mantenimento della biodiversità. Ecco perché la questione ambientale riveste un’importanza basilare nel progetto Essorentreprise. Scegliere la tecnologia della miniaturizzazione significa puntare su prodotti definiti “di nicchia” che hanno sicuramente punti di forza notevoli quali la tipicità, la naturalità, il gusto, il mantenimento delle tradizioni, un ridotto impatto ambientale, l’utilizzo degli scarti. Andando oltre al significato riduttivo attribuito al termine “di nicchia”, come limitato o marginale, e puntando sulla valenza più ampia del termine “di nicchia” si trovano prodotti di alta qualità, di alto valore aggiunto e redditività.

Nonostante le sue piccole dimensioni, questo mercato può essere in grado di fornire grandi numeri ed elevata redditività. Senza trascurare le valenze di natura etica e uno stile di vita salutare sottese al prodotto di nicchia: la diffusione di una “coscienza alimentare” positiva e rispettosa della propria cultura, la possibilità di scegliere e consumare alimenti che rispettano l’ambiente anche sotto il profilo delle energie impiegate per produrli, può contribuire a diffondere una coscienza nuova in materia di risparmio energetico e energie alternative. Aspetti questi che si intersecano con aspetti di natura culturale che hanno una loro rilevanza rispetto all’effettivo risparmio di energie non rinnovabili.
Appare dunque evidente l’importanza dell’utilizzo della miniaturizzazione: significa utilizzare tecnologie di trasformazione e commercializzazione di prodotti di fattoria, caratterizzati da volumi di produzione ridotti, alta specificità e differenziazione, distribuzione e vendita rivolti, in particolare, nell’ambito dei circuiti brevi e delle filiere corte; ma anche puntare sulle energie rispetto ambientale e il risparmio energetico.
Capofila del progetto Essorentreprise, il Comune di Modica che insieme ai partner Gal Hiblos Tukles di Canicattini Bagni della provincia di Siracusa, Unione dei Comuni Elimo Ericini della provincia di Trapani e quelli tunisini ATLAS e INAT lavorano dal 2012 a questo ambizioso progetto con il sostegno dell’ASR (Associazione Sviluppo Rurale) che fornisce assistenza tecnica del Comune di Modica.
Dopo le due tapper siciliane e quella tunisina, il quarto comitato di pilotaggio si riunirà a Valderice il 28 e il 29 maggio. Ad accogliere i partner il Dott. Giuseppe Agugliaro, Coordinatore del progetto per l’Unione dei Comuni Elimo Ericini, che aprirà i lavori insieme al Dott. Giorgio Triberio Muriana, Dirigente del VII settore del Comune di Modica e Coordinatore del progetto. Nutrita la delegazione tunisina coordinata dal Coordinatre del progetto per l’INAT, Hatem Bentaher, e dal Capo progetto per ATLAS, Abdelmonaem Labidi.
Nella mattinata di giorno 29 maggio si svolgerà il Seminario Essorentreprise e, a seguire, la conferenza stampa. Aprirà i lavori il Dott Matteo Rizzo, Presidente dell’Unione dei Comuni Elimo Ericini e Sindaco del Comune di San Vito Lo Capo. In programma anche l’intervento del Dott. Giuseppe Mistretta, Presidente della Banca Don Rizzo, su “L’impegno dei circuiti del microcredito negli investimenti delle piccole e medie imprese”.

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