LA STORIA NARRA….C’ERA UNA VOLTA UN RE!

Forse non basterebbe un giorno per riassumere la vicenda dei cantieri di servizio a Modica, forse non basta l’indole paziente di chi vuole narrare una storia che di certo a lieto fine non è. Ma come ogni storia che si rispetti di questi tempi , a rimetterci è sempre la persona onesta, che vuole “sbarcare il lunario” per portare un tozzo di pane ai propri figli.

Questa storia narra della vita di 400 persone aggrappate  alla speranza di un cantiere di servizio di un tempo brevissimo e determinato.

N O V A N T A giorni di lavoro, probabili speranze di entrare in graduatoria e poi, e poi come sempre il sogno svanisce, per un mero errore burocratico, per una non corretta presentazione della domanda di ammissione.

Ma in questa Favola che piu’ favola non è, qualcuno non aveva consigliato al Re di istituire un ufficio a sostegno di chi ( magari non proprio ferrato nelle situazioni burocratiche e di ufficio ma con tanta voglia di fare) aveva bisogno di quei novanta giorni per ”respirare un po’ di ossigeno???”

QUESTIONE CANTIERI DI SERVIZIO  : SI E’ AGITO ANCORA UNA VOLTA CON APPROSSIMAZIONE E CON L’ENNESIMO “ABRACADABRA” SI SONO ILLUSI TANTI CITTADINI ESASPERATO CAVALLINO SI RIVOLGE AL PRIMO CITTADINO

La questione dei cantieri di servizio a Modica, il loro avvio e soprattutto il tema strettamente legato ai ricorsi al centro  della mia interrogazione presentata al Sindaco in quanto sulla vicenda ancora una volta tante cose non tornano.

Partiamo dalla fine; come si ricorderà molti richiedenti non sono stati inseriti in graduatoria perché evidenziati difetti, peraltro di forma e trascrizione, nella presentazione delle domande. Con grande enfasi fu lo stesso Sindaco 3 mesi fa a dare la possibilità a fare i ricorsi, scadenza prolungata al 20 gennaio, per far rientrare la maggior parte dei richiedenti in graduatoria. Ebbene da qualche giorno si sono concluse le operazioni di verifica dei ricorsi e pare che tutti  siano stati bocciati. A questo punto è necessario che il Sindaco ci spieghi le motivazioni delle esclusioni visto che la maggior parte di essi presentavano anomalie di forma, commesse peraltro dai vari patronati, presumibilmente poco informati sul metodo di compilazione delle domande, problematica quest’ultima che poteva essere risolta all’inizio quando io stesso suggerii all’amministrazione comunale di attivare uffici preposti all’informazione e alla guida per la compilazione delle domande, cosa puntualmente non fatta perché “proposta” proveniente da un consigliere di opposizione!

Ed è il caso che il Sindaco ci spieghi come mai nella vicenda dei ricorsi si è agito al contrario. Da fonti comunali mi è stato riferito che prima si è predisposto il tutto per fare i ricorsi, fatto, aggiungo io, annunciato con enfasi alla stampa e creando di fatto false speranze tante persone che vedevano in questa  temporanea opportunità di lavoro un’occasione per avere un reddito anche solo per tre mesi, e dopo che ognuno ha presentato il suo ricorso il comune ha posto il quesito alla Regione che lo ha bocciato ritenendo che le domande risultate sbagliate sono considerate annullate e senza possibilità di ricorso. Se questo fatto risulta essere vero la questione è ancora più grave di quanto si possa pensare perché i cittadini subiscono oltre il danno la beffa a discapito del loro tempo e soprattutto dell’illusione di un “ripescaggio” che così come starebbero le cose non potrà mai avvenire.

Se da una parte il Sindaco ha dichiarato qualche mese fa che la Regione sulla questione cantieri ha creato un “mostro” dall’altra è dovere di un buon amministratore informarsi, reagire ad azioni che si ritengono controproducenti per la collettività proprio per evitare di creare aspettative e speranze insussistenti.”

Si conclude qui la storia di 400 persone, illuse da uno spiraglio di luce, oscurata da un ricorso bocciato, doppiamente illuse da qualcosa di inesistente che ora stanno a guardare e ad aspettare che si presenti a loro un altro miraggio.

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it