I recenti dati pubblicati dall’Inps riguardo alle Pensioni erogate alla data del 1 gennaio 2017 , rilevano che oltre 18 milioni le pensioni vigenti al 1° gennaio 2017, di cui 14.114.464 sono di natura previdenziale, derivanti cioè da un effettivo versamento di contributi. La differenza è costituita dalle prestazioni di natura assistenziale, vale a dire invalidità civile, pensioni sociali e assegni sociali, erogate a chi si trova in una situazione di invalidità o di basso reddito. Sono comunque in aumento i pensionati sociali e quelli d’invalidità civile . La metà dei pensionati, il 48%, risiede al Nord,il 19,2% al Centro e il 30.6% al Sud . L’età media dei pensionati è di 73,7 anni, con una differenza tra i due generi di 4,6 anni (75,7 anni per le donne e 71,1 anni per gli uomini). Il 21,8% delle pensioni di vecchiaia è erogato a persone di età compresa tra 65 e 69 anni, fascia che rappresenta la maggiore concentrazione. Seguono la fascia 70-74, con il 21,4%, quella 75-79 con il 20,4% e quella 80-84 con il 14,7%.
Ma l’analisi dettagliata evidenzia amare constatazioni: ” in primis” il fatto che ben 6 pensionati su dieci percepiscono meno di 750 euro mensili, e “in secundis” ,che sono in aumento le Donne pensionate più povere . Le donne sono il 52,8% e ricevono mediamente importi di circa 6 mila euro in meno rispetto agli uomini. I redditi dei nuovi pensionati sono mediamente inferiori a quelli dei cessati: 15.197 contro 16.015 euro, con una differenza di 818 euro, e ai redditi dei pensionati sopravviventi di 17.411 euro. I pensionati italiani sono fortemente concentrati nella classi basse: il 63,1% degli assegni ha un importo inferiore a 750 euro. Ma questa percentuale, che per le donne raggiunge il 76,5%, secondo quanto riferito dall’Inps, costituisce solo una misura indicativa della povertà, per il fatto che molti pensionati sono titolari di più prestazioni o comunque di altri redditi. Se si prendono in considerazione solo gli uomini, la percentuale di prestazioni con importo inferiore a 750 euro scende al 45,1%. Sempre per i maschi, si osserva che oltre un terzo delle pensioni di vecchiaia è di importo compreso fra 1.500 e 3mila euro. Per quanto riguarda i dati generali, gli uomini riscuotono circa il 77,9% delle pensioni di anzianità/anticipate, il 35,1% di quelle di vecchiaia (legate cioè alla sola età anagrafica), il 49,9% delle prestazioni di invalidità e il 12% di quelle ai superstiti.
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