La scure della Regione su Vittoria. Ecco cosa dice la relazione sul Comune. Fdi chiede dimissioni

Ispezione al comune di Vittoria. La Regione conferma le contestazioni. Fratelli d’Italia chiede le dimissioni del sindaco

Una nuova relazione della Regione siciliana chiude il procedimento aperto sull’amministrazione comunale di Vittoria.

La nuova relazione, che porta la firma del responsabile, Antonio Garofalo, conferma le risultanze della prima relazione, firmata dall’ispettore regionale Antonino Riela. 

La regione conferma tutte le contestazioni per le irregolarità amministrative al comune di Vittoria ed invita l’amministrazione guidata da Francesco Aiello e i funzionari comunali ad adeguarsi, a correggere tutti gli atti amministrativi viziati da irregolarità.

Se non vorrà adeguarsi il comune potrà ancora proporre ricorso per via gerarchica al Dirigente dell’Assessorato regionale Enti Locali o presentare un ricorso al Tar.

Una nuova tegola per l’amministrazione Aiello che aveva presentato le proprie controdeduzioni il 28 marzo scorso. Ma i funzionari della Regione le hanno respinte in toto confermando le contestazioni. Unico punto accolto, la procedura riguardante le contestazioni di incompatibilità a carico di quattro consiglieri, che sono state subito regolarizzate con la procedura suggerita dallo stesso ispettore.

Con questa relazione si chiude il primo procedimento avviato nei confronti del comune di Vittoria. Accanto ad esso ci sono però le segnalazioni già partite verso la Corte dei Conti per danno erariale e ci sono i procedimenti penali aperti per alcune irregolarità (per la compatibilità di otto consiglieri comunali, per le firme apposte su dichiarazioni mendaci e per la vicenda, ancora sub iudice, della possibile manomissione delle schede nel giorno dell’elezione del presidente del consiglio comunale Alfredo Vinciguerra, poi revocata dal consiglio comunale).

Inoltre, una seconda ispezione è stata avviata un mese e mezzo fa e dovrebbe concludersi a giugno (se non ci saranno proroghe). E, in questo caso, il mandato ricevuto dai nuovi ispettori Francesco Sajeva e Antonino Riela, è su otto punti, tutti di particolare rilievo, alcuni dei quali già presenti nel primo atto ispettivo. Anche in questo caso si tratta di rilievi molto pesanti.

I rilievi più importanti riguardano la cancellazione di un posto di avvocato, per il quale il comune avrebbe dovuto indire un concorso per sostituirlo con quello di portavoce, nonché la nomina della portavoce, in continuità con le scelte fatte dalla precedente amministrazione guidata dai commissari prefettizi, ma non più possibile in quanto il comune era stato dichiarato ente strutturalmente deficitario. Nel settembre 2021, infatti, era stato accertato un disavanzo di 34 milioni di euro, che gravano ancora sulle casse comunali.

Nel mirino dell’ispettore e dei funzionari regionali anche le nomine dei consulenti a tutolo gratuito, tra cui il deputato regionale Nello Dipasquale, per le quali era necessario il visto di regolarità contabile, la nomina (poi revocata) di undici componenti dello staff del sindaco, anch’essa non consentita a causa della situazione finanziaria dell’ente.

Tra le contestazioni della regione c’è la nomina del Nucleo di Valutazione: uno dei componenti non aveva i requisiti dell’iscrizione all’Ordine degli Avvocati, per un altro, che aveva le funzioni di presidente, la Regione siciliana contesta ragioni di opportunità visto che Costa aveva avuto di recente degli incarichi dirigenziali.

Nel mirino della Regione anche le irregolarità commesse con la creazione di una seconda Direzione Avvocatura. E ancora la nomina delle commissioni per la selezione di un dirigente amministrativo e del comandante della Polizia municipale sarebbero irregolari. Le assunzioni hanno riguardato il comandante della Polizia municipale, Gaetano Piscopo, che si dimise tre mesi dopo, e il dirigente del settore Sviluppo economico, Giacomo cascio, poi trasferito all’Avvocatura.

I quattro consiglieri di Fratelli d’Italia Monia Cannata, Valeria Zorzi, Alfredo Vinciguerra e Giuseppe Scuderi hanno chiesto le dimissioni del sindaco e della giunta. “La città non può continuare a navigare a vista” hanno scritto i quattro esponenti dell’opposizione.

Intanto, dal 16 marzo scorso, è stata avviata una nuova ispezione, su altri 

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