LA SCUOLA ROGASI DI POZZALLO RISCHIA DI PERDERE 350 MILA EURO A CAUSA DEL SUO DIRIGENTE

25 Ott 2011 14:44

Carmelo Distefano, capogruppo del Movimento Per le Autonomie di Pozzallo, punta il dito contro Orazio Caschetto, il preside della scuola media “G.Rogasi”. Quest’ultimo infatti si rifiuta di dare il via libera per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza dell’edificio che ospita la scuola di cui è dirigente.

Distefano accusa Caschetto di non voler assumere, come per disposizioni ministeriali, la funzione di Responsabile Unico del Procedimento (RUP) rischiando così di far perdere al Comune di Pozzallo un finanziamento di 350 mila euro già ottenuto con fondi europei.

L’ostinato preside si rifiuta di adempiere ad un compito affidatogli dal ruolo che ricopre e per il quale lo Stato lo paga puntualmente e profumatamente, corrispondendogli congrua indennità. 

Orazio Caschetto, spiega il Consigliere Comunale di MPA, è conosciuto negli ambienti scolastici anche per questo suo immobilismo legato ad una personale visione della scuola. Da anni, ad esempio, programma una gita scolastica sulla neve, sempre nella stessa località di montagna “a lui tanto cara per motivi familiari” e nessuno è mai riuscito a fargli cambiare idea. La sua chiusura totale nei confronti di qualsiasi progetto scolastico innovativo e il rifiuto sistematico di dialogo con le istituzioni locali, fanno poi parte delle sue principali caratteristiche.

Ma Carmelo Distefano non si ferma qui: si scaglia anche contro “il comportamento da utile idiota”  del Consigliere Comunale Pino Asta, componente del Consiglio d’Istituto e marito dell’insegnante elementare Rosanna Giudice, che fa parte dell’Istituto Comprensivo di cui è dirigente il professor Caschetto.  Asta si è infatti “coraggiosamente” schierato dalla parte del preside andando non solo contro il Comune, ma anche contro la scuola, contro la popolazione scolastica e dunque contro l’intera città.

‘’Asta’’ – sottolinea il capogruppo di MPA – ‘’ha scelto di privilegiare il pusillanime interesse di accattivarsi le simpatie del preside. Anche a costo di fare perdere il finanziamento di 350 mila euro per la messa in sicurezza della scuola! Il “paladino della legalità”, “della giustizia”, “il moralista senza confini”, sta dimostrando ancora una volta di essere un arrivista senza scrupoli, pronto a schierarsi a difesa dei suoi personali interessi, a cambiare bandiera, come ha fatto più volte, pur di continuare a dare seguito al suo progetto personale di arrampicatore politico e sociale senza pudore. Capitombolo dietro l’angolo?  Chi vivrà vedrà’’.

Non si sa ancora come finirà questa paradossale vicenda del finanziamento “contrastato”. Non vi è dubbio però che, se la scuola e quindi la popolazione scolastica locale, perderà la possibilità di migliorare la funzionalità dell’immobile, il preside sarà chiamato a risponderne a tutti i livelli e in tutte le sedi.