È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA SCUOLA ORIENTA
16 Gen 2014 09:31
Il piano di dimensionamento scolastico illustrato a fine dicembre dall’amministrazione comunale di Modica ritengo non abbia motivo di essere applicato considerate le novità giunte dal Ministero dell’Istruzione, delle quali l’amministrazione comunale probabilmente non ne è a conoscenza! La mappa degli accorpamenti delle scuole che ha in mente l’amministrazione comunale sta facendo registrare confusione, incertezza, vero e proprio “disorientamento” soprattutto in queste settimane di “orientamento” per la scelta dell’istituto da frequentare. E’ quanto sostiene il consigliere comunale Tato Cavallino, che personalmente e da quanto lamentato da diversi genitori ha potuto constatare, all’atto dell’iscrizione degli studenti a nuovo istituto, che aleggia un’incertezza generante dubbi e perplessità anche negli stessi dirigenti scolastici. L’amministrazione comunale ha presentato la nuova mappa degli accorpamenti delle scuole lo scorso 26 dicembre senza tenere conto che già una settimana prima una nota del MIUR confermava la normativa vigente in materia anche per il 2014/2015 (n. 0002828 del 20 dicembre 2013) attraverso la quale invitava gli uffici scolastici regionali di offrire immediata collaborazione e supporto nell’ottica di una sollecita definizione della programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa suggerendo, dove è possibile, di non alterare l’attuale assetto della rete scolastica. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: il sindaco e l’assessore al ramo hanno preso visione di questa nota, dove specificatamente è scritto di non alterare assetti stabili della rete scolastica, considerando anche il fatto che a Modica non vi sono scuole sottodimensionate e tutte presentano un quorum di alunni superiore alle 600 unità? Sarebbe opportuno fare un passo indietro e lasciare la situazione com’è attualmente in modo da ristabilire certezze e dare risposte concrete alle famiglie sull’immediato futuro scolastico dei propri figli evitando accorpamenti assurdi tipo i plessi “Cozzo Rotondo” e “Trapani Rocciola”, peraltro ubicati in pieno centro al quartiere Sorda, con la scuola “Carlo Amore” di Frigintini. Quale sarebbe il senso di un’eventuale scelta del genere? Che senso ha, nell’era della globalizzazione, differenziare le scuole di “campagna” dalle scuole di “città” ?
La mappa ridisegnata dall’amministrazione comunale prevede l’istituzione di “mega istituti” comprensivi con un numero di alunni superiore a 1200, fatto che non giova alla quotidiana gestione di un istituto anche dal punto di vista della qualità dell’offerta didattico/formativa in quanto regna solo ed esclusivamente confusione le cui conseguenze si ripercuotono sui docenti, sul personale scolastico, sugli alunni e sulle famiglie. Inoltre, la “pensata” dell’amministrazione comunale non produce nessun risparmio, né tantomeno efficacia e ed efficienza nei servizi e non tutela assolutamente le ricche identità degli istituti anzi, questa rivoluzione delle scuole, gli istituti accorpati, lo smembramento dei plessi, numeri portati di qua e di là fanno perdere l’ identità ad ogni plesso. Tutto questo porterà confusione ed ulteriori problemi al già complicato mondo della scuola, effetti peraltro già chiaramente tangibili. Invito l’amministrazione comunale ad operare per dare indicazioni sicure ai dirigenti scolastici, considerato che non c’è nessun obbligo immediato legato al dimensionamento, cosicché si possano ripristinare certezze legate al prossimo anno scolastico 2014/2015 e procrastinare tutto all’anno prossimo istituendo, sin da subito, un tavolo tecnico e di concertazione con tutte le parti interessate che non si limiti, come si è fatto fin adesso, a ragionare sui numeri nudi e crudi ma sulle esigenze reali e questo è possibile solo con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, dei sindacati, dei rappresentanti degli insegnati, dei genitori e dei circoli didattici affinchè si operi su un dimensionamento consono al territorio e soddisfacente nella logistica e ubicazione.
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