Walter Morale, Direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa, è stato eletto Presidente della Sezione Interregionale Campano-Siciliana della Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) per il prossimo triennio. L’elezione è avvenuta al termine di una consultazione elettorale online che ha coinvolto tutti i nefrologi delle due regioni, confermando la fiducia della comunità scientifica […]
La scalinata tra Ragusa e Ibla come non l’avete mai vista!
17 Mag 2025 10:48
Avete mai pensato di percorrere i gradini di Santa Maria delle Scale per scoprire un panorama da sogno, con marmi luminosi e ringhiere in ferro battuto? Ebbene, la foto che sta spopolando su Facebook ve la mostra proprio così: come un set da fiaba, unico nel suo genere. Peccato che… non esista.
La pagina facebook “Quel che non sapevi” ha infatti pubblicato un’immagine interamente generata da intelligenza artificiale, una fusione onirica fra la scalinata di Trinità dei Monti a Roma, scalinate dorate di metropoli immaginarie e qualche tocco barocco qua e là. Il risultato è spettacolare, ma lontano anni luce dalla pietra viva e dalle linee autentiche della vera Scalinata di Santa Maria delle Scale, nata per collegare Ragusa Superiore a Ragusa Ibla.
Mentre i commenti sotto al post si perdono in descrizioni meticolose—dalla ricostruzione gotico-barocca della chiesa omonima alla vista mozzafiato sulle cupole di pietra locale—chi conosce Ragusa ride sotto i baffi: nessuno scalino è mai stato così perfetto, nessuna ringhiera così slanciata. E chi non c’è mai stato rischia di crederci davvero, immaginando di trovare là una versione “migliorata” della nostra Ragusa.
Ma questo non è un caso isolato. La stessa pagina ha già usato immagini AI fuorvianti per raccontare: Il tesoro di “pietra pece” nascosto sotto il barocco di Ragusa, con un render che nulla restituisce dell’aspetto bruno e ruvido delle miniere ottocentesche. Le bandiere blu di Marina di Ragusa, corredate da uno scatto che ricorda però più una spiaggia caraibica in stile Miami.
Dietro questi post c’è la logica dell’engagement: like, follower, click. Peccato però che l’effetto sia una forma di disinformazione visiva, capace di “portare fuoristrada” chi, incuriosito, guida il mouse verso una bellezza che in realtà non ha mai incontrato.
L’intelligenza artificiale, oggi, ci offre poteri straordinari: trasformare una foto qualsiasi in un’immagine da copertina, restituirci scorci impossibili, reinventare monumenti con un clic. Ma proprio per questo è più importante che mai chiedersi: “Questa immagine è vera?”. Senza verifica, il rischio è di trasformare ogni viaggiatore digitale in un turista ingannato.
Per tutelare il nostro patrimonio—e la fiducia di chi ci legge—basterebbe un piccolo accorgimento: inserire sempre un’etichetta “render generato da IA” o, meglio ancora, affidarsi a fotografie autentiche, con data e autore. Solo così potremo continuare a mostrare la bellezza di Ragusa per quella che è, senza il filtro distorto (e un po’ stupefacente) di una macchina.
E la prossima volta che vedrete una scalinata da fiaba su Facebook, ricordatevi: anche il più suggestivo degli inganni ha bisogno di un occhio umano per essere smascherato. Ecco, quel che non sapevi…. è che le immagini usate non sono vere!
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