LA ROTATORIA EDUCATIVA

Caro Direttore, qualcuno dei cittadini ragusani, ancora, dubita sull’efficacia delle rotatorie in termini di eccezionale fluidità del traffico veicolare ma non si può negare che, grazie a questa trovata, a Ragusa si circola bene. Mi preme rilevare, in aggiunta, l’importante funzione educativa che hanno esercitato sugli automobilisti. Ragusa, da sempre, è stata una città popolata da automobilisti allergici alla basilare e più elementare norma del codice della strada: dare la precedenza a chi proviene dalla destra.

Contrariamente a quanto avviene normalmente, e chi abitualmente, per motivi di lavoro, circola nei centri urbani, lo sa, a Ragusa la precedenza è un optional, addirittura se fra automobilisti si fa notare l’infrazione c’è chi risponde: “ perché ti dovrei far passare prima? “.

Ma Ragusa è sempre stata un’isola felice, dove tutti hanno vissuto nella massima spensieratezza, si provi a guardare cosa succede in orario di uscita dagli edifici scolastici, fuori dalla Cesare Battisti, dal Liceo Classico, dall’ Istituto per Geometri, dalla scuola media Vann’Antò: auto ferme in seconda e terza fila, nei pressi dell’ingresso, incuranti dell’intralcio al traffico, perché il pargolo delicato, dopo cinque ore di lezione non può e non deve fare molta strada perché la stanchezza potrebbe svilire, in parte, il sapere incamerato in aula. Poco importa se deve passare un bus o un camion o, addirittura una ambulanza. Non ne parliamo se, anche, piove.

Ma una categoria è rimasta refrattaria alla funzione educativa della rotatoria: sia pure a malincuore, chi si immette in rotatoria, si ferma per dare la precedenza, in via La Pira come a piazza Vann’Antò, in piazza Croce come in via Ettore Fieramosca. Solo gli autisti dei bus urbani ritengono, forti, forse, della consistenza dei loro mezzi, di poter evitare di spostare il piedino dolcemente adagiato sull’acceleratore per posarlo sul pedale del freno. Capisco che in una città dove capita di vedere gli stessi autisti di bus urbani tranquillamente con il cellulare all’orecchio, il discorso della precedenza può essere secondario, ma forse sarebbe opportuno revisionare le patenti di costoro.

Lettera firmata

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