LA REGIONE SI SOSTITUISCE ALLO STATO PER L’AEROPORTO DEGLI IBLEI

 

Mentre il super ministro Tremonti (assieme ad altri) principale nemico di Ragusa è affaccendato nel farci inghiottire la manovra economica, nel rintuzzare gli attacchi per la vicenda giudiziaria di ex suoi collaboratori, nel dare dell’imbecille a qualche suo collega, a restare scornato perché Berlusconi ha indicato Angelino Alfano e non lui come suo successore, a non firmare né il decreto per la sicurezza di miseri cinque milioni di euro per l’aeroporto né quello interministeriale per l’autostrada Ragusa- Catania, la Regione Sicilia qualche cosa in più la sta facendo.

Anzitutto la revoca del blocco dei 217 milioni della quota a suo carico per il raddoppio della strada e poi lo  stanziamento dei cinque milioni scarsi per la sicurezza dell’aeroporto che permetterà intanto di far “decollare” la famosa infrastruttura dell’area iblea e quindi di porre fine alle lungaggini che da qualche anno frappongono i nemici di Ragusa alla realizzazione delle  ormai piccole cose necessarie a completare l’aeroporto di quanto ancora manca.

Mercoledi a Palermo è stato organizzato un tavolo tecnico con la Regione, l’ Enac,  l’Enav, l’Aassessorato ai trasporti, la Soaco, il Comune di Comiso etc etc al fine di chiudere il cerchio anche senza Tremonti di cui notizie sulle sue dimissioni si sono purtroppo rivelate infondate.

La prossima settimana occorre abbattere ogni residuo di ostacoli all’avvio dell’attività dell’aeroporto e nel frattempo la società di gestione farebbe bene a chiudere i contratti con le compagnie aeree interessate all’utilizzo dello scalo che sono molte e che per ora non hanno messo nero su bianco. Mentre abbiamo criticato aspramente i nemici di Ragusa oggi vogliamo ringraziare, cosa che non facciamo quasi mai l’on.le Orazio Ragusa artefice della convocazione di mercoledi ed il presidente Lombardo che ha promesso i soldi della sicurezza e che è stato di parola.

Con la stessa determinazione diciamo ai nemici di Ragusa ed agli amici dei nemici che faremo una campagna di stampa perché gli affossatori dello sviluppo dell’area iblea ed i loro amici ragusani non abbiano più i voti della popolazione iblea che deve mandarli a casa in maniera definitiva.

 

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