LA QUESTIONE DEL CANILE RIFUGIO SANITARIO DEL COMUNE TRASFORMATA IN BUSINESS

Quattro proroghe prima di emettere un bando di gara. In quest’ultimo è stato individuato il costo di 1,50 euro per cane al giorno mentre in precedenza ammontava a 3,50 per cane. Perché tutto ciò? E’ solo uno degli interrogativi posti dalla consigliera comunale Sonia Migliore contenuti in un atto ispettivo avente per oggetto la gestione del rifiuto sanitario per animali e il relativo bando di gara per l’affidamento dei servizi indirizzato al sindaco di Ragusa, all’assessore alla Tutela dei diritti degli animali e, per conoscenza, anche alla Procura regionale della Corte dei conti. Migliore ripercorre, con attenzione analitica, tutte le tappe che hanno caratterizzato la vicenda, prendendo le mosse dalla grave situazione del randagismo nel territorio ragusano che, purtroppo, ha già avuto precedenti drammatici, circostanza che rende indispensabile una seria azione di programmazione. “Nel bilancio previsionale del Comune di Ragusa – spiega la consigliera – nel capitolo relativo al randagismo, sono stati appostati 300mila euro, cioè il doppio rispetto al 2012. Con determina dirigenziale n. 372 del 27 marzo 2013 è stata affidata la gestione del canile rifugio sanitario all’associazione Aida. A seguito della nota del 20 novembre 2013, l’associazione ha richiesto l’adozione di un nuovo impegno finanziario che con determina dirigenziale è arrivata integrando una spesa di 13mila euro. Con determina dirigenziale del 31 dicembre 2013 – continua ancora la consigliera Migliore – è stata ulteriormente prorogata, per la terza volta, la gestione del servizio incrementando la spesa iniziale di 7.800 euro sino a gennaio 2014. Nel frattempo, l’avviso pubblico del 28 gennaio 2014 per la gestione del rifugio sanitario comunale e per il servizio di cattura, custodia e trasporto per la re-immissione nel territorio di animali randagi per il biennio 2014-2015 ha individuato la spesa di 1,50 euro per cane al giorno rispetto alla somma di 3,50 euro di prima, avviso che non riscontra per questo motivo alcuna manifestazione d’interesse. Con determina del 28 gennaio 2014, viene ulteriormente prorogata, per la quarta volta, la gestione del servizio incrementando la spesa iniziale di 7.800 euro fino al febbraio 2014. Vale la pena di precisare che dall’inizio della gestione del servizio ad oggi, l’assistenza sanitaria degli animali ospitati è stata fornita direttamente dall’Asp e che l’azienda sanitaria stessa ha provveduto a farsi carico delle spese per le prestazioni sanitarie nonché del costo dei farmaci, per i vaccini e per il materiale ambulatoriale. Nell’avviso pubblico del 28 gennaio 2014, quindi, il dimezzamento del costo della custodia del mantenimento dei cani (da 3,50 euro a 1,50 per cane al giorno) prefigurerebbe un danno all’erario pubblico per le annualità passate, se risultano condivisibili le motivazioni che stanno alla base della scelta attuale di 1,50 euro. A ciò si aggiunga che con delibera di Giunta del 31 dicembre 2013 è stato approvato un protocollo d’intesa indirizzato alle associazioni animaliste a sostegno di iniziative finalizzate al contenimento del randagismo, come l’incentivazione delle pratiche di adozione e il trasferimento dei cani dei canili verso zone del Nord. Il 10 febbraio 2014 è stato approvato un protocollo d’intesa, sempre con l’Aida, per un periodo di dodici mesi in cui il Comune impegna la spesa di 10mila euro in favore dell’associazione. Chiediamo che sia definito un quadro chiaro che consenta un affidamento del servizio rispettoso dei principi di legalità e trasparenza e che ponga fine all’istituto della proroga. Infatti, la gestione del canile rifugio sanitario è stata prorogata per ben quattro volte e i servizi collaterali alla gestione sono il frutto di un protocollo d’intesa con ulteriore spesa di 10mila euro alla stessa associazione Aida, raggirando di fatto le giuste modalità di affidamento previste dalle norme ordinarie. Ci piacerebbe sapere, inoltre, perché l’Aida, a cui è stato affidato il servizio, in rapporto di convenzione con il Comune, per 3,50 euro al giorno per cane, non ha mai provveduto a fornire l’assistenza sanitaria ai cani e a coprire i costi e le spese dei vaccini, dei farmaci e del materiale ambulatoriale, né a coprire le spese per le utenze cosa che, invece, ha fatto la precedente ditta in rapporto di convenzione con il Comune per la gestione dello stesso servizio. E vorremmo anche comprendere come mai è stato fatto un avviso per un protocollo d’intesa con l’Aida, con ulteriori 10mila euro per 12 mesi, su servizi che potevano essere inclusi nel bando di gara per l’affidamento del servizio di gestione del canile rifugio sanitario”.

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