La provocazione di chef Sultano: “Se non mi danno le tre stelle dovrà rivedere il futuro”

Se entro il 2025 per il ristorante “Il Duomo” di Ragusa Ibla non arriveranno le tre stelle Michelin, oggi ne ha già due, lo chef Ciccio Sultano è pronto a rivedere i suoi programmi futuri. Lo rivela a “Cook”, il magazine food del Corriere della Sera in una lunga intervista in cui parla un po’ della sua vita, della sua carriera iniziata da ragazzo in pasticceria a Vittoria, dei traguardi raggiunti ma anche dei programmi futuri che lo vedono impegnato da vicino. Ma non manca di parlare delle stelle Michelin, che tra l’altro il prossimo 23 novembre saranno annunciate in ambito nazionale per l’anno 2022.

Lui ha finora ottenuto, con grandi sacrifici, due stelle e da tempo aspira ad avere la terza perché ha creato un grande staff, una brigata di cucina sempre performante e si è impegnato moltissimo nel suo campo. Anche con investimenti importanti, ad esempio acquistando, dopo anni in affitto, il locale dove si trova il suo ristorante, nel bellissimo e storico palazzo La Rocca, patrimonio dell’Umanità. Ma, spiega Sultano, ha già spinto tantissimo la sua cucina e già adesso, pur avendo due stelle, nei fatti “lavora” da tre stelle, anche grazie agli investimenti fatti.

E ottenerla sarebbe un’enorme soddisfazione ma anche un ottimo riscontro per l’intera isola. Lo afferma lui stesso nell’intervista: “Sarebbe una vittoria per tutta la Sicilia. Anche se noi cuochi siamo così: siamo amici tra di noi solo se siamo distanti almeno mille chilometri. Quanto tempo mi do? Più o meno tre anni. Poi, se ancora nel 2025 le tre stelle non dovessero arrivare, dovremo prendere delle decisioni, anche di natura economica, perché tutto l’investimento fatto non sarebbe più economicamente sostenibile. Ora questo spazio deve andare a reddito perché dobbiamo onorare tutti i debiti fatti”.

E sempre nell’intervista lo chef annuncia vari progetti. Oltre a Il Duomo, e al più recente e attiguo Cantiere Sultano, e oltre a I Banchi sempre a Ragusa Ibla, il progetto food del resort San Corrado di Noto e poi a Pastamara, dentro il Ritz-Carlton di Vienna, si appresta a curare a Roma la cucina e l’offerta gastronomica del W Rome, l’hotel di lusso con cui il gruppo Marriott International debutta in Italia, dal ristorante «Giano» alla pasticceria «Zucchero» con il suo pastry chef Fabrizio Fiorani. E ci sarà anche lì la pasta fresca: “Io sono fissato con un’idea: ovunque si apre un posto di Ciccio Sultano nel mondo ci deve essere la pasta fresca”. E allora buon appetito.

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