LA PROVINCIA DI RAGUSA IN PIENA EMERGENZA AMBIENTALE

Le dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte dei liquidatori dell’Ato Ambiente Ragusa in ordine alla attuale gestione dei rifiuti in provincia non possono passare inosservate; esse confermano le preoccupazioni espresse dall’intero Consiglio Comunale di Modica, nella seduta di mercoledì 24 novembre. Confermiamo la nostra sensazione che la provincia di Ragusa sia in piena emergenza ambientale ed esprimiamo, come fatto in quella occasione, la nostra preoccupazione in merito agli sviluppi che la questione ha avuto nelle ultime settimane, soprattutto per la città di Modica. Le cronache di tutti i giorni sono caratterizzate dalla precarietà di una situazione che diventa ogni giorno più grave, per scongiurare la quale invece di reagire in modo unitario e solidale si cammina in ordine sparso, fino alla rottura istituzionale.

La perenne confusione di ruoli e di competenze ha condotto ad uno scontro istituzionale gravissimo che vede contrapporsi comuni contro comuni e comuni contro l’Ato, all’interno di un contesto regionale privo di una politica coerente e definitiva della gestione dei rifiuti, per la cui assenza già in altre parti, come la città di Palermo, si sta già pagando un elevatissimo prezzo in termini di igiene e salute pubblica. Rimangono aperte questioni irrisolte come la individuazione di una nuova discarica nel comprensorio modicano, cui potrebbero conferire i comuni di Modica, Ispica, Pozzallo e Scicli, la proprietà e l’uso della discarica di Ragusa, indeterminatezza che ha portato perfino alcuni comuni a rivolgersi alla autorità giudiziaria, la ripartizione fra tutti i comuni della provincia del maggior costo sopportato da alcuni comuni, come quello di Modica, costretti a conferire fuori dalla provincia di Ragusa, con un incremento di oneri che inevitabilmente si tradurrà in un aumento della tassa sui rifiuti, già abbastanza alta.

E ancora, rimane indeterminata la soluzione di una politica rigorosa e forte verso l’aumento della percentuale di raccolta differenziata che in prospettiva è l’unica strada per comprimere i costi e salvaguardare l’ambiente; in questo senso a distanza di mesi dalla sua approvazione rimane inspiegabilmente bloccato il nuovo bando di gara approvato del Comune di Modica. Non è possibile assistere a quotidiane e ultimative richieste di versamenti ai comuni per scongiurare chiusure di discariche o scioperi di personale, o ancora minacce di decreti ingiuntivi, cui corrisponde l’affanno per la ricerca di finanziamenti per onorare i debiti. Ribadiamo, prima che la situazione possa sfuggire di mano ai soggetti istituzionali competenti, fino a determinare situazioni già vissute in altre parti del Paese, la nostra proposta, espressa in Consiglio Comunale, che il Sindaco, unitamente ad altri suoi colleghi, richieda l’intervento autorevole della Prefettura, affinchè, ricreando le condizioni per un a ripresa di dialogo tra soggetti istituzionali, si possano affrontare unitariamente e con una precisa strategia di coinvolgimento, tutte le problematiche aperte. (r.b.)

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