«LA PROTESTA COSTERÀ ALLA REGIONE SICILIANA 20 MILIONI»

«A seguito della protesta, sulla base di una stima di 540 milioni di euro di danni complessivi, la Regione Siciliana incasserà venti milioni in meno. Questa somma si aggiunge a una flessione strutturale delle entrate tributarie dovuta alla riduzione del Pil siciliano che dovrebbe ammontare a circa 230 milioni, pari ad un minor reddito prodotto di circa un miliardo, che probabilmente, se le proteste continueranno, potrebbe arrivare a un miliardo e mezzo». È questo lo scenario descritto dal direttore di Consumerinst – Centro ricerche a tutela dei consumatori e del mercato – Claudio Melchiorre, in riferimento ai fatti di cronaca registrati in questi giorni sul territorio siciliano.

La protesta con il blocco degli autotrasportatori – ha stimato il centro studi dei consumatori – costa, nella sola Sicilia, tra 90 e i 110 milioni di euro al giorno, con minori entrate per la Regione Siciliana tra i quattro e i cinque milioni al giorno: «Le entrate regionali diminuiranno quindi per una cifra complessiva che quest’anno sarà di 250 milioni, mentre per il prossimo anno toccherà i 300 milioni – continua Melchiorre – l’esenzione delle nuove accise per gli autotrasportatori, a saldi invariati, avrà invece un costo aggiuntivo sul costo dei carburanti di tutti i consumatori, tra i 5 e i 7 centesimi al litro, portando il costo del carburante stabilmente oltre 1,80 euro al litro. Lo scorso anno, nel mese di giugno le casse regionali hanno toccato la liquidità minima in cassa di sei milioni di euro: è evidente che queste somme in meno provocheranno una crisi di liquidità e finanziaria senza precedenti».

 

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