La prima Pasqua ragusana di Monsignor La Placa e la sua prima lettera pastorale

Si intitola “Che siano Uno… a due, a due” la prima lettera pastorale che il vescovo monsignor Giuseppe La Placa indirizza alla Diocesi di Ragusa. È rivolta soprattutto ai sacerdoti ed è stata consegnata , nella cattedrale di San Giovanni Battista, al termine della messa crismale nel corso della quale i presbiteri hanno rinnovato le promesse del giorno della loro ordinazione.

Il rito ha visto anche la consacrazione degli oli santi con i quali, durante l’anno liturgico, saranno amministrati i sacramenti. Anche per questo presente in cattedrale una rappresentanza dei ragazzi che si stanno preparando al sacramento della Confermazione. Quest’anno gli oli sono stati offerti dalla Polizia di Stato e provengono dalle piante d’ulivo che hanno trovato dimora nei luoghi delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. All’offertorio sono stati due agenti a portare all’altare le ampolle con l’olio da consacrare.

Nel pomeriggio monsignor La Placa , in cattedrale, la messa in Coena Domini con il rito della Lavanda dei piedi. Monsignor La Placa lava i piedi a quattro detenuti e a un gruppo di persone assistite dalla Caritas diocesana.

Il programma della Settimana Santa prevede ancora per venerdì la celebrazione (in cattedrale alle 17) della Passione del Signore. Alle 20 il vescovo parteciperà alla processione cittadina con i simulacri della Passione. Il Sabato Santo, alle 23, il vescovo presiederà in cattedrale la Veglia pasquale e la domenica alle 10.30, in cattedrale, ci sarà il solenne pontificale.

Ai riti il vescovo ha voluto aggiungere un momento personale di attenzione verso i fratelli che più vivono nel bisogno. Monsignor La Placa ha infatti deciso di invitare per il pranzo della Pasqua gli assistiti del Ristoro San Francessco celebrando con loro la festa della Risurrezione.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it