LA PREVENZIONE DEI DIFETTI CONGENITI E DELLA PREMATURITA’

Il mese di aprile è stato individuato come il “Mese della prevenzione dei difetti congeniti e della prematurità”, durante il quale diverse strutture ospedaliere in Italia, e tra queste l’unità operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa dell’Azienda Sanitaria Provinciale iblea, hanno organizzato iniziative di sensibilizzazione riguardanti la prevenzione primaria dei difetti congeniti e della prematurità. Una sintesi di queste iniziative di sensibilizzazione l’ha voluta fare l’Associazione Onlus “NATI x crescere”, promossa da un  gruppo di genitori che hanno vissuto l’esperienza della malattia dei loro figli nati prematuri, o con patologia alla nascita e che opera all’interno dello stesso reparto di Neonatologia. L’associazione ha voluto che fosse il primario neonatologo ragusano, Giovanni Giaccone, che ne fa parte, a tracciare una piccola guida di prevenzione.  “Il desiderio più grande di tutti i futuri genitori è che il loro bambino sia sano, ma non tutti sanno che le basi per questo obiettivo possono essere poste diversi mesi prima del concepimento. – dice il dott. Giaccone- Infatti le condizioni congenite sono dovute a processi verificatisi prima della nascita, a volte prima del concepimento e possono essere evidenti già in utero oppure alla nascita o nei primi anni di vita. Di tali alterazioni le più importanti sono: anomalie cromosomiche, malattie genetiche, malformazioni, prematurità, scarso accrescimento ponderale, disabilità motorie, intellettive, sensoriali”. Si nota come nel complesso non si tratta di condizioni rare basta notare i dati italiani, su 570.000 neonati l’anno, circa 90.000 presentano una alterazione congenita, precisamente circa 55.000 presentano una malformazione, disabilità o anomalia cromosomica. Il neonatologo passa quindi ai consigli e raccomandazioni per ridurre i rischi di alcune condizioni congenite e rendere la coppia tranquilla di aver fatto il possibile per la salute del loro figlio. Occorre quindi programmare la gravidanza perché il periodo pre-concezionale, cioè quello intercorrente tra il momento in cui si iniziano ad avere rapporti non protetti ed il concepimento, è fondamentale per la salute del bambino ed è quindi importante che in tale periodo la donna si comporti come se fosse già in gravidanza. Dopo aver raccomandato la necessità di rivolgersi al proprio medico di fiducia che in caso di dubbi, domande o paure relative alla gravidanza il medico stesso saprà indirizzare verso le strutture più  idonee, così come che in caso di necessità si può contattare il Dipartimento per le pari Opportunità, numero verde 1522.Il primario di Neonatologia di Ragusa dà una serie di consigli per non far correre rischi al nascituro. Si comincia con l’assunzione di acido folico, in aggiunta a quello introdotto con un’alimentazione ricca di frutta e verdura, quindi un’alimentazione di tipo mediterraneo che migliora la fertilità maschile e femminile ed ha effetti positivi sulla gravidanza e sul suo esito.  Alla dieta corretta va associato l’esercizio fisico, almeno 30-60 minuti al giorno, utile anche prima del concepimento perché favorisce il metabolismo garantendo un migliore stato di salute complessivo. Tra le cose assolutamente da evitare sono: alcool, fumo, assunzione di sostanze stupefacenti, senza dimenticare che occorre evitare contatti anche con le sostanze chimiche che possono danneggiare la fertilità e l’embrione. Da tenere sotto controllo anche l’assunzione dei farmaci in quanto qualsiasi farmaco va assunto solo quando serve davvero. Riguardo alle infezioni contratte dalle madri in attesa o che abbiano intenzione di concepire un figlio, è bene sottolineare che anche quelle che non sono gravi per la donna, se contratte in gravidanza possono provocare gravi danni al bambino. Tra queste, in particolare le infezioni da Citomegalovirus (CMV) e da Toxoplasma che, pur di lieve entità e spesso inapparenti, se contratte durante la gravidanza potrebbero causare al neonato  gravi manifestazioni cliniche già alla nascita o sviluppare problemi neurosensoriali, quali sordità e cecità, nei mesi seguenti. Particolarmente gravi la infezioni trasmesse sessualmente che pur asintomatiche, possono passare dalla madre al feto. Quando si inizia a pensare ad avere un bambino, quindi occorre eseguire esami di laboratorio per HIV, Sifilide, Chlamydia, Gonorrea Epatite B e C, ed eseguire inoltre  una visita ginecologica per identificare lesioni da Herpes. Infine la raccomandazione di conoscere il proprio gruppo sanguigno. Per concludere, Giaccone ricorda che il concepimento, la gravidanza e il mettere al mondo un figlio è l’esperienza più importante per la vita di una coppia, quindi seguire questi pochi consigli è fondamentale per far sì che questa esperienza  sia la migliore possibile.

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