LA PRESENZA ASSENZA DI RAGUSA AD EXPO 2015

“Siamo reduci dalle risposte alle interrogazioni rivolte all’amministrazione in tema di turismo.

Come al solito non abbiamo ritenuto di considerarci soddisfatte, non solo per i contenuti delle note dell’assessore e del dirigente, quanto, piuttosto, per la solita prassi che ricalca, pedissequamente i quesiti. Non vogliamo reiterare gli interrogativi, né è nostra intenzione innescare polemiche sulla risposta del dirigente per l’acquisto della cartine turistiche e su quella dell’assessore per la missione a Mosca della collaboratrice del sindaco per le attività culturali a forte valenza turistica.

Comprendiamo che spesso ci si trova davanti ad un bivio, da cui non si può scappare: o si ammettono gli errori e le eventuali responsabilità, che sono, poi, quelle, insinuate dall’interrogante, oppure ci si dilunga a fare copia e incolla dei contenuti delle delibere relative che, solitamente, sono un lungo ‘romanzo’ atto a stancare anche i più volenterosi, sempre farciti da quelle enunciazioni solenni che dichiarano apertamente le forzature a cui sono sottoposte.

Ma riteniamo di doverci pronunciare ancora, riservandoci di inoltrare diversa interrogazione e, eventualmente, richiedere il supporto di adeguata documentazione agli uffici, per quanto riguarda il tema Expo 2015.

Tralasciamo passi della risposta che, necessariamente, devono attendere ulteriori sviluppi ma costituiscono motivo di grande attenzione per le somme impegnate: troppo vago il termine comunicazione e promozione per una spesa di 10.000 euro, interessante ma da verificare la giornata all’interno del Padiglione degli Stati Uniti, da lasciar basiti lo stand ‘Expo in città’, in centro a Milano per soli 20.000 euro, chiediamo scusa, 19.900, come nelle vetrine dei negozi di abbigliamento.

Ma sono tutte cose da verificare, potremmo anche dare credito nella disperata ricerca di qualcosa che possa scaturire di minimamente produttivo da questi tentativi di sfruttamento dell’Expo, ancorché, pare, messi a punto all’ultimo momento con estrema superficialità che denota, in ogni caso, poca professionalità e scarse capacità di visione globale di un evento che altri hanno pianificato da anni.

Analizziamo quello che nella risposta alla nostra prima interrogazione veniva elargita come ‘presenza del Comune di Ragusa a Milano, nel contesto del Padiglione Italia, nell’ambito del progetto EXPO Sicilia Terra Madre’ che ci vedeva partecipi con i Comuni di Siracusa, Noto, Catania, Enna e Caltanissetta e con le Camere di Commercio del sud est dal 10 al 17 luglio.

Si parlava di vetrina importante delle produzioni di eccellenza alla base della dieta mediterranea, del Val di Noto, con un fitto programma di eventi finalizzati alla promozione delle città e del patrimonio del sudest.

Ad onor del vero si specificava che la giornata dedicata a Ragusa era solo quella di sabato 11 luglio e ci aspettavamo delle sorprese, dal momento che l’assessore, due giorni prima della partecipazione non voleva svelare chi fossero i rappresentanti del nostro Comune.

Ci fu scritto, sempre nella risposta, che, ‘per il comune di Ragusa’, lo spazio avrebbe ospitato una serie di eventi ‘che avrebbero raccontato il rapporto fra’ Ragusa e il Commissario Montalbano, con la presenza del cast della serie tv che, con la produzione avrebbe dato ‘ampia visibilità alla città e all’offerta turistica e culturale’, rivolgendosi ad un pubblico internazionale e qualificato.

Dettagli sullo spazio, di mq 203 x 4,50 di altezza, completo di finiture e impianti, situato sul Cardo nord ovest in posizione centrale.

Attendevamo notizie sull’evento ma, evidentemente, esperti per la comunicazione e collaboratori non lavorano nel weekend, ma neppure dopo, né ci sembra opportuno, per rispetto alla persona, rifarci alla pagina Facebook dell’assessore Martorana.

Ci restano articoli e comunicati di altri comuni per capire cosa è avvenuto a Milano nella giornata di sabato 11 luglio, giornata che, in ogni caso era dedicata al progetto generale e non solo a Ragusa.

Ma cosa assai grave, in netta dissonanza con quanto asserito dall’assessore, il cast di Montalbano, che poi era solo l’attore ragusano Angelo Russo, ‘Catarella’, e la produzione che era rappresentata dal regista Sironi e, forse, dal produttore Degli Esposti, era là per Ragusa e Siracusa.

Tutto si è tradotto in una piacevole conversazione, con il pubblico normale di visitatori, nulla di internazionale e di qualificato, di Sironi e Russo che si è protratta dalle ore 18 fino intorno alle ore 21.

Il tutto per la modica cifra di euro 4.000. Unico riferimento tangibile a Ragusa le foto della città che insieme a quelle del sud est scorrevano alle spalle dei protagonisti dell’evento.

Questo lo strabiliante programma dedicato alla nostra città.

Per inciso, va detto che il tema dell’EXPO rappresentava un’occasione unica e irripetibile per vantare le eccellenze del nostro agroalimentare che non si ritrovano, tutte insieme, in altre parti della Sicilia: in questo caso non ci sono solo responsabilità dell’assessore, è andata comunque persa una grande opportunità per il nostro territorio.

Qualche particolare, lo abbiamo potuto apprendere da articoli sui quotidiani online di altre province o sulla stampa regionale, nei quali veniva menzionata sì Ragusa, ma in un ruolo subordinato dato che appaiono come protagoniste altre città. Articoli nei quali è stato dato spazio alla presenza della fiction ‘Il Commissario Montalbano’, per promuovere la ‘sicilianità reinventata dalla serie’. Ma della nostra Ragusa non se ne parla, anche se abbiamo elargito 350.000 euro alla Palomar. Ci resta, a ricordo, una foto di gruppo insieme agli amministratori di Siracusa.

Resta tutta da verificare la scelta di destinare il 50% della somma proveniente dalla tassa di soggiorno per ‘EXPO nei Territori’ al Castello di Donnafugata, per 2 mesi, con eventi, allestimenti, piazzetta espositiva e spese per comunicazione, scelta che ci appare più dettata dall’esigenza di organizzare altri eventi a Donnafugata che per reali esigenze legate alle potenzialità di EXPO e per la quale, comunque, ci riserviamo di conoscere i dettagli del programma e delle spese che si andranno a sostenere.

Di tutta questa faccenda, in definitiva, resta solo la sensazione di aver pagato per risultare assenti a una manifestazione così importante”.

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