LA POLIZIA DI COMISO ARRESTA L’UOMO CHE RIFIUTAVA DI FARSI IDENTIFICARE

Nella serata del 30 luglio, perveniva al “113” una telefonata che segnalava che in località Punta Secca una persona stava distruggendo a mazzate un’automobile in sosta. Quando gli agenti giungevano sul posto, l’autore del reato si barricava all’interno della propria abitazione e, a specifica richiesta degli agenti, riferiva che non si sarebbe fatto identificare. I poliziotti intervenuti constatavano che era stata danneggiata una Lancia Y che aveva meno di un anno di vita. L’auto aveva subito notevoli danni e presentava la rottura dei due retrovisori esterni, dei due finestrini anteriori, del parabrezza e inoltre era stata oggetto di numerosissimi colpi di martello su tutta la carrozzeria. Per circa un’ora il personale operante, con l’ausilio di altre volanti e del personale della Polizia Municipale di Santa Croce Camerina, tentava di convincere l’uomo a farsi identificare e far recuperare gli strumenti con i quali aveva danneggiato la citata autovettura. Nonostante lo stesso veniva reso edotto circa le conseguenze penali alle quali si stava esponendo con la sua condotta il soggetto, anziché consentire agli agenti la loro doverosa attività, li oltraggiava, in presenza di circa 100 persone, che nel frattempo si erano radunate sul posto. Dopo un’ora, visto l’ennesimo rifiuto da parte dell’uomo, gli agenti entravano nel cortile dell’abitazione per l’identificazione della persona e la perquisizione. A questo punto l’uomo si scagliava contro il personale operante e, al fine di impedire la loro attività, lo strattonava con violenza causando delle lesioni a tre agenti i quali riportavano una prognosi di 8 giorni (per due di essi) e 1 giorno per il terzo. Fra l’altro considerato che il tutto avveniva sulle scale, a causa del precario equilibrio, l’uomo metteva a serio rischio l’incolumità del personale operante. A seguito della perquisizione domiciliare, venivano rinvenuti i martelli utilizzati dall’autore del reato per danneggiare l’autovettura. Il proprietario del veicolo danneggiato, quando ritornava a prendere la sua auto, con grande stupore constatava i notevoli danni e presentava la querela presso l’Ufficio Denunce della Questura di Ragusa. Vista la gravità dei fatti l’uomo, che ancora continuava a tentare di impedire la sua identificazione, veniva tratto in arresto e associato alla Casa Circondariale di Ragusa a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Nonostante Salvatore Barone non abbia fatto menzione circa il motivo del gesto, dalle indagini emergeva che esso, verosimilmente, possa essere riferito al fatto che l’auto lo infastidiva  in quanto era posteggiata nei pressi del suo passo carrabile. Ciò veniva desunto anche dal fatto che agli atti della Polizia Municipale di Santa Croce Camerina risulta che l’uomo abbia chiamato tante volte anche negli anni precedenti, pretendendo un carro attrezzi per la rimozione delle auto in sosta davanti il suo passo carrabile. Risulta anche che, alcune volte, la richiesta è stata solamente pretestuosa in quanto le auto spesso non ostruivano il suo accesso. Anche nel caso odierno l’auto era nei pressi del suo passo carrabile, ma in sosta regolare non ostruendo il suo accesso.

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