LA POESIA È DI TUTTI E PER TUTTI

I reading di poesia organizzati da Pippo Di Noto (poeta, saggista e, come si dice adesso, operatore culturale) sono sempre più partecipati e di livello.

Questa almeno l’impressione di Hicsuntleones che sabato scorso ha partecipato alla seconda riunione degli “Amici di Vann’Antò”, poeti che leggono le loro opere nell’ambito dell’anno vannantoniano, per ricordare i cinquanta anni dalla morte del grande poeta ragusano.

Alla libreria Saltatempo di via Giambattista Hodierna (la libreria che sempre più sta diventando fulcro della attività culturale cittadina e non solo, con grande merito delle sorelle Claudia e Tiziana Ruggieri) erano una decina i poeti amici di Pippo Di Noto che si sono “esibiti” (tra virgolette, perché in quell’ambito, con quella atmosfera, con il clima che si crea, più che una esibizione, sembra proprio di partecipare ad un piacevole e rilassante incontro tra amici con una passione in comune). Chi firma il pezzo è totalmente ignorante in materia, ma a forza di frequentare i reading e, inevitabilmente, iniziando a leggere qualche pubblicazione, una idea inizia a farsela.

Per esempio, sabato scorso alla Saltatempo gli amici di Di Noto hanno dato una ampia dimostrazione di come per “poesia” si possa intendere di tutto, comunque molto. Se si rimane pur sempre nell’ambito della creazione artistica, è vero anche che tra Michelangelo e il pittore della domenica una certa differenza comunque permane. E così anche per i poeti. Del resto, non si spiegherebbe il perché c’è chi tra i poeti vince il Nobel per la letteratura e c’è chi non solo non pubblica, ma nemmeno stampa per uso private le proprie liriche.

E ricordando pur sempre che si tratta di amatori, di gente che vive facendo altro, gli appuntamenti colla poesia mi piacciono sempre di più. Comincio a capirne qualcosa, stento ancora nell’apprezzare certe forzature, soprattutto nelle poesie in dialetto, ma in generale mi piace, ascolto con attenzione. Sabato, si diceva, gli amici di Pippo Di Noto hanno percorso in poco più di due ore tutto quanto si può dire colle parole, messe e sistemate come si crede, come gusta all’artista. Se Ciccio Licitra ha ricordato le poesie di Vann’Antò e di Ungaretti con il leit motive della Grande Guerra (impressionante l’immagine che le liriche dell’uno come dell’altro riportano agli occhi, di corpi smembrati e non seppelliti in trincee dove muoiono a milioni i giovani d’Europa in quattro anni di guerra), Silvana Blandino e Franca Cavallo hanno fatto sentire il profumo della nostra terra con le loro fortissime “erre” tipicamente modicane, come il palazzolese Fabio Messina sornione gioca coi doppi sensi e fa sorridere con aquile, palummi, sturneda, canari e iaddi. Ma alla Saltatempo abbiamo sentito anche di poesie che potremmo definire classiche (di quelle, per intenderci, che sentiamo da quando – ora sono quaranta anni – fummo scolari, fatte di mani che si intrecciano e di farfalle che volano su colline infiorate dalle quali si vede il mare azzurro), e poesie che non soltanto sono modernissime, ma che, almeno nel caso di Gaetano Magro, sono a dir poco inquietanti. Altro che Iblei in fiore e sguardi che si incrociano colmi d’amore. Nelle liriche del medico donnalucatese ad intrecciarsi è “la sacra elica del dna”, mentre il pensiero rivolto alla donna è carico di significati reconditi ma lampanti, di una superiorità che il poeta riconosce all’altra parte del cielo.

Molti gli applausi anche per altri due ragusani, il bancario Peppe Cusumano, soprattutto quando declama i versi pensati e scritti dedicandoli a sua moglie, e l’ex preside ormai votato al teatro, quel Ciccio Schembari che ha interpretato testi di Roberto Nobile, attore professionista ragusano, con l’incredibile avventura di una Moto Guzzi 125 Stornello rosso fuoco. Potenza della poesia e di un motore a quattro tempi.

Adesso aspettiamo altre liriche degli amici di Pippo Di Noto, ed altri amici poeti. L’appuntamento, anticipato dallo stesso Di Noto, è per il 23, 24 e 25 maggio alla Scuola Media Vann’Antò di via Leoncavallo a Ragusa, con un intenso programma che chiuderà l’anno vannantoniano. Sono previste mostre d’arte e di fotografie, recital di poesie degli studenti della provincia e un convegno sulla figura del grande poeta ragusano.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it