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La piu’ grande opera pastorale mai composta sara’ il nuovo appuntamento con la stagione musicale al teatro Garibaldi di Modica
07 Giu 2017 13:42
MODICA – La massima espressione dell’opera pastorale in Inghilterra e, secondo alcuni esperti, addirittura la più grande opera pastorale mai composta per l’ultimo appuntamento con la stagione musicale al Teatro Garibaldi di Modica, prima della pausa estiva. E’ il dramma “Aci e Galatea”, composto da Georg Friedrich Händel su libretto di John Gay. Sabato 10 giugno, alle ore 21.00, un nuovo attesissimo evento della stagione di musica diretta dal maestro Giovanni Cultrera, soprintendente Tonino Cannata per la Fondazione Teatro Garibaldi che ha segnato 13 sold out su 13 spettacoli. La regia della straordinaria messa in scena è affidata al grande Manuel Giliberti, il maestro concertatore al cembalo è Fabrizio Migliorino. Sul palco il soprano Manuela Cucuccio, il tenore Sergio Cabrera Hernàndez, il soprano Giulia Mazzara e il basso Maurizio Muscolino saranno accompagnati dall’ensemble barocco Il Cimento Armonico. La voce recitante è quella di Deborah Lentini mentre Desirèe Giarratana sarà la ninfa. Costumi e scene a cura del Teatro Brancati. Definita in vari modi, come una serenata, una masque, una “piccola opera”, la composizione era stata originariamente concepita come una masque in un atto, per poi essere adattata in una serenata in tre atti per la compagnia d’opera italiana a Londra nel 1732 ed infine, sette anni dopo, nuovamente adattata, stavolta in un’opera in due atti. Al centro della storia l’amore tra il pastore Aci e la ninfa Galatea, che per lui respinge sdegnosamente l’amore del ciclope Polifemo. Quest’ultimo, su suggerimento dei pastori, diventa gentile e corteggia la ninfa, provocando in Aci una ferma reazione: sfidarlo a duello. Nello scontro Polifemo stacca un pezzo di rupe e la getta addosso al rivale, uccidendolo. Nella totale disperazione, a Galatea non resta che abbandonarsi al pianto per la scomparsa dell’amato, fin quando i pastori le suggeriscono di trasformarlo in una fonte d’acqua che possa perennemente cantarle il suo amore. Una storia scritta come un intrattenimento di corte sulla semplicità della vita rurale e raccontata con grande equilibrio, grazie ad una quantità significativa di arguzia e di auto-parodia: l’umorismo dei personaggi secondari, Polifemo e Damon, ben si equilibra infatti con il pathos della tragedia dei personaggi principali, Aci e Galatea. La stessa musica accompagna le vicende del primo atto con eleganza e sensualità, facendosi nell’atto finale più malinconica e lamentosa. L’opera ha anche avuto un arrangiamento importante compiuto da Mozart nel 1788. I biglietti possono essere acquistati online sul circuito www.ciaotickets.com oppure al botteghino del Teatro Garibaldi (0932 946991).
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