La pista del dolo per scoprire gli autori dell’incendio alla villetta di Sampieri

Si segue la pista del dolo per spiegare l’incendio che domenica mattina ha fortemente danneggiato una villetta nel villaggio “Renelle-Trippatore” alle porte di Sampieri. I carabinieri della Tenenza di Scicli non stanno tralasciando alcun particolare per venire a capo di questo grave fatto di cronaca. La villetta, sita proprio in una delle aree di espansione più vicino a Sampieri che a Marina di Modica, è andata quasi totalmente distrutta. Perchè ipotizzare l’azione dolosa di qualche malintenzionato? Un particolare di non poco conto sarebbe l’elemento dal quale si sta partendo. La porta di ingresso alla villetta è risultata forzata. Come se qualcuno fosse entrato all’interno di essa per portare a segno l’azione malavitosa. Quindi non avrebbe appiccato il fuoco dall’esterno ma sarebbe entrata, questa persona ignota o più persone, all’interno. Tutte ipotesi al vaglio degli inquirenti.

L’incendio domato dai vigili del fuoco

L’incendio è stato domato dopo quattro ore di lavoro. I vigili del fuoco del Distaccamento di Modica hanno faticato parecchio per spegnere le fiamme. Fiamme che si sono propagate facilmente all’interno ed all’esterno dell’immobile di proprietà di una famiglia modicana. Il villaggio “Renelle-Trippatore” è un insediamento nato nell’ultimo trentennio alle porte della frazione sciclitana di Sampieri proprio quasi al limite con la pineta e nei pressi di due rinomati villaggi turistici. In particolare ad insediarsi in questa zona costiera dello Sciclitano sono state famiglie modicane rafforzando la tesi, di molti, che Sampieri è la località turistica preferita da queste ultime.

Le indagini dei carabinieri

A fiamme spente i militari dell’Arma hanno ispezionato l’intera villetta, hanno cercato ogni particolare che portasse alla quadra di un incendio scoppiato di primo mattino, intorno alle 6 di domenica scorsa, in un orario quasi canonico per gli incendi. La porta, risultata forzata, è l’elemento dal quale i carabinieri stanno partendo. Sentiti anche i proprietari. Un’azione di ritorsione? Un atto intimidatorio? Perchè dare alle fiamme la villetta al mare di una tranquilla e stimata famiglia modicana? Le indagini investigative non si fermano. Si lavora per cercare altri elementi che porterebbero a confermare l’ipotesi del dolo alla quale si sta lavorando. Un lavoro a 360 gradi per i militari dell’Arma.

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