LA PISCINA “TERRANOVA” È DI PROPRIETÀ DEL COMUNE, MA NON LO ERA GIÀ ?

Prendo atto della conferenza stampa del Sindaco e dell’assessore Angelo Dezio inneggiante il grande risultato conseguito con l’acquisto della piscina “Terranova” da parte del Comune, tramite una transazione onerosa col commissario liquidatore della Regione; argomento ripreso con enfasi durante l’ultimo Consiglio Comunale dal consigliere Branchetti, capogruppo del PD.

E, vado a memoria , mi viene in mente una convenzione del comune di Vittoria con la cooperativa Nannino Terranova che aveva ottenuto il finanziamento per la costruzione della stessa piscina tramite la legge 37 del ’78 sull’occupazione giovanile.

Tale convenzione prevedeva la possibilità che il Comune espropriasse il terreno dove doveva essere costruito l’impianto sportivo e lo concedesse come diritto di superfice per trentacinque anni alla cooperativa.

Ricordo questa cosa perché mi interessai, allora giovanissimo consigliere comunale, Presidente della Commissione Assetto Territoriale e poi Assessore allo Sport e Sindaco, affinché non andasse perduto il finanziamento alla cooperativa, a cercare assieme all’ufficio tecnico di trovare quel tipo di soluzione.

Siamo nel 1985 per cui tra qualche anno la piscina costruita sul suolo comunale sarebbe passata automaticamente al Comune medesimo.

Mi chiedo perché spendere trecento mila euro per acquistare una struttura costruita su un terreno già di proprietà del comune?

Non era più logico indurre il commissario liquidatore a cedere anticipatamente i locali della piscina gratuitamente considerato il fallimento della cooperativa “Terranova” e considerato che la cosa sarebbe avvenuta automaticamente a distanza di qualche anno.

Questo si che era un grande risultato e magari i trecentomila euro potevano essere investiti per cominciare a rendere funzionale un impianto di fondamentale importanza per la nostra città.

 

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