La Passione di Cristo in dialetto sciclitano: lacrime a scena aperta in una chiesa avvolta nel silenzio

Quando la realtà supera le aspettative. E’ proprio il caso di dirlo dopo la rappresentazione della Passione di Cristo in dialetto sciclitano nella chiesa della Consolazione a Scicli che ha ripreso un’antica tradizione che si consumava nel periodo di Pasqua nel tempio quattrocentesco dedicato a Maria della Consolazione. “I Trèpini – Passione di Cristo” è il titolo del lavoro curato da Amedeo Falla, 26 anni studioso e musicista sciclitano, che giovedì sera è stato presentato nell’unica navata dell’antica chiesa sita nel centro storico della città. Una rappresentazione che ricorda quello che fin dal 1500 veniva fatto nella stessa chiesa, l’unica a non crollare poi nel terremoto del 1693 del Val di Noto, coinvolgendo il popolo. Una prima volta Amedeo Falla, era il 26 marzo del 2015, ha presentato il suo lavoro nella chiesa di Santa Maria La Nova. “Spero che, nei prossimi anni, si possa ripresentare il progetto. Sono stati piccoli gli spazi ma siamo soddisfatti delle interpretazioni che sono state eccellenti”, è il commento del giorno dopo dello stesso autore.

Le scene presentate sono ispirate alle quattro antiche statue ospitate nella chiesa della Consolazione che rappresentano il Signore alla Colonna, il Cristo in Croce, la Deposizione e l’Ecce Homo.

“La rilettura della tradizione antica è stata perfetta. Amedeo è riuscito a legare le marce funebri come sottofondo musicale e le scene – commenta Padre Ignazio Lachina – la ricostruzione è stata a dir poco eccellente. Molto realistica, commovente e coinvolgente. Anche il mettere la gente nelle parti laterali ad assistere alla rappresentazione è stata un’idea vincente”.

I protagonisti della rappresentazione “I Trièpini – Passione di Cristo”.

Le voci narranti sono state quelle dello stesso ideatore ed autore del progetto Amedeo Falla, di Carmelo Trovato e di Alessandra Nifosì. Il Cristo è stato interpretato da Sergio Di Giovanni, Maria è stata rappresentata da Sonia Occhipinti, i Juriei da Peppe Stimolo e da Josè Falla; le Marie da Claudia Belluardo e Gaia Aprile; la Veronica da Maria Elena Causarano, Giovanni da Gabriele Iacono; le discepole da Jole Trovato, Giovanna Zisa, Cristina Arrabito, Veronica Rosati, Mirella Alfieri, Guglielmina Carpinteri. La rappresentazione si è avvalsa della preziosa collaborazione dell’Associazione musicale Busacca-Borrometi diretta dal M. Girolamo Manenti.

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