LA PASSALACQUA RAGUSA PERDE IN FINALE

La Passalacqua Ragusa perde in finale la Coppa Italia contro la Reyer Venezia. La squadra ragusana cede con la consapevolezza di aver chiuso sul parquet di San Martino di Lupari una stagione comunque straordinaria e che è già nella storia della pallacanestro ragusana. Alle iblee rimane l’amaro in bocca per non aver chiuso l’incontro quando nel primo quarto e nel secondo aveva un massimo vantaggio di 12 punti. Ma proprio in questi frangenti è venuta fuori l’ottima zona difensiva predisposta da coach Liberalotto e la classe di atlete come Mandache, Pertile e Melchiori. Così quando Mandache, al 25′, porta avanti la Reyer (48-49) si intuisce che l’inerzia della partita sta per cambiare e la conferma arriva dalla tripla di Pertile che replica all’ultimo allungo di Ragusa con Caliendo (50-49 al 26′). Da quel momento alla Passalacqua non riesce più nulla e Venezia è brava a rimanere concentrata impedendo qualsiasi tentativo delle ragusane di modificare il destino di questa Coppa Italia. La serata comincia con l’esecuzione dell’Inno Nazionale, coreografato da una serie di palloncini tricolore sulle tribune gremite del palazzetto di Via Leonardo. Poi si parte con la palla a due, e a iniziare meglio sono le siciliane, subito a segno con Papamichail e Galbiati subito avanti 7-0. Micovic riprende da dove aveva lasciato in semifinale, con una tripla dall’angolo, e poi Galbiati in contropiede solitario obbliga Liberalotto al time-out dopo 5′ sul 12-2. L’esito è quello sperato, perché al ritorno sul parquet Venezia entra finalmente in partita, con Pertile che in meno di 2′ apre e chiude un break di 10-0, che vale il pareggio e l’immediato contro-timeout di Molino. Ragusa si ritrova e con la tripla di Micovic torna ad allungare, ma 5 punti in fila di Mandache (9 nel primo quarto per lei) permettono di andare alla prima pausa con solo un punto di differenza: 20-19 Ragusa. L’avvio di secondo periodo conferma lo stesso trend, con Ragusa che prova a scappare sul 27-20, e Venezia che dopo un time-out si scioglie, tornando subito a -2 con la tripla di Carangelo. Dall’altra parte però Mauriello ha scaldato la mano, e le risponde con 7 punti filati. Al 18′ è un bel canestro in rovesciata di Soli a firmare il massimo vantaggio biancoverde sul 40-28. Il finale di tempo però arride alle orogranata, che con pochissimi secondi da giocare trovano in contropiede un incredibile canestro al volo (con fallo) di Pertile, per il 42-35 con cui si va all’intervallo. In avvio di ripresa la tripla di Melchiori vale anche il -3 (44-41). Mauriello risponde, ma ora Venezia è in ritmo: ancora Melchiori nel traffico riporta le squadre a contatto, e poi Mandache firma il pareggio sul 48-48 allo scoccare del 25′. Poco dopo la giocatrice rumena si va a guadagnare anche i liberi che, seppur trasformati solo a metà, valgono il primo vantaggio dell’incontro per la Reyer. Dall’altra parte Caliendo prova a fermare l’emorragia, ma a Carangelo bastano pochi secondi per risponderle. Poi è Pertile a realizzare dall’angolo il 50-54, e con Marangoni il vantaggio veneziano arriva a 7 lunghezze (50-57). Ragusa per la prima volta è veramente in affanno, e nel quarto periodo la bomba allo scadere dei 24″ di Carangelo e il tap-in offensivo di Mandache portano lo scarto in doppia cifra sul 54-64, obbligando Molino al time-out. Papamichail prova a dare la scossa, ma l’ennesima tripla dall’angolo di Pertile fa malissimo alle siciliane. La stessa giocatrice veneziana, in trance agonistica (11 punti nell’ultimo quarto), risponde con prontezza a ogni canestro del Passalacqua, che però non si arrende, e con la bomba di Valerio si riporta sul 64-71. Ma non basta, ancora Pertile, 26 pt. (premiata al termine come miglior giovane della manifestazione e MVP della finale) realizza i punti della sicurezza. Venezia chiude sul 75-67. Festa in casa Venezia ma onore anche a Ragusa che ha portato sulle sue spalle il peso di rappresentare il movimento cestistico del Sud e per ampi frangenti ha fatto sognare il sorpasso dell’ultima carrozza alla locomotiva del Nord Est. Poco male, ci sarà modo di chiedere alla Reyer la rivincita nella prossima stagione di serie A1.

 

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