La Pasqua a Comiso: si ripete “a sciuta” e “la paci”. Ecco chi erano gli angioletti di quest’anno

La Pasqua a Comiso. È iniziata questa mattina alle 11 la lunghissima processione pasquale. I due simulacri della madonna Annunziata e del Cristo Morto sono usciti dalla basilica, accolti da una folla festante e dal caratteristico lancio di festoncini colorati. In azzurro quelli che hanno accompagnato l’uscita del simulacro della Vergine, rossi quelli attorno a Gesù Risorto, pochi minuti dopo.

Ai piedi dei due simulacri ci sono due bambini vestiti da angeli con festi ricchissime e colorate, Gabriele Strada e Aurelio Di Vita.

Poco dopo, cu corso Vittorio Emanuele si è svolta la prima paci, bissata poi quasi due ore dopo, nella piazzetta antistante l’antica chiesa di Santa Maria della Grazia, più nota come “chiesa dei Cappuccini”. Infine, i simulacri hanno fatto sosta per la pausa pranzo nella chiesa di san Leonardo, da dove la processione è ripartita poco dopo le 15. 

Altro momento molto bello e fortemente scenografico, la discesa dei due simulacri, appaiati, dalla scalinata della basilica.

Un caldo sole primaverile ha accompagnato anche quest’anno la processione, che ha richiamato come sempre un gran numero di fedeli e anche di turisti.

La processione di pasqua dura più di 12 ore. Per ben 14 volte si ripete il rito della cosiddetta “paci”, il momento cioè in cui i due simulacri vengono posti uno di fronte all’altro e – dopo il canto del Regina Coeli da parte dei due angioletti – vengono lanciati in corsa uno verso l’altro per tre volte. La paci si ripete in alcune zone salienti della città e davanti a tutte le chiese. Tra i momenti più attesi la paci cosiddetta “ro strittu” (in via San Biagio, sul retro della Chiesa Madre) e la “paci dei Gonfaloni e delle Confraternite” in piazza Fonte Diana, che si ripete per due volte. La processione dura fin dopo mezzanotte.

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