La mobilitazione del mondo agricolo: prima notte del presidio permanente

Prima notte per mobilitazione permanente del mondo agricolo anche a Ragusa. Da ieri mattina alle 8 un presidio spontaneo di agricoltori è stato aperto nella zona del Foro Boario, dove si svolge la Fiera Agricola del Mediterraneo. Camion e trattori sono stati portati nell’ampio piazzale. È la protesta del CRA, che si sta allargando a tutto il territorio nazionale. Circa 80 agricoltori hanno presidiato in modo permanente la zona, anche con dei turni.

Ma gli agricoltori hanno chiesto di potere avere un presidio permanente al centro della città, in piazza Matteotti a Ragusa, nei pressi del municipio e davanti alla Prefettura. “Attendiamo l’autorizzazione per spostarci – spiega Carlo Leone di Ragusa – noi vogliamo che la protesta sia al centro della città”. Quello di Ragusa è il secondo presidio della provincia di Ragusa, dopo quello attivato tra Modica e Pozzallo. Sono presenti agricoltori di Ragusa, Comiso e Chiaramonte Gulfi. A Vittoria, maggiore centro agricolo della provincia, si è svolta invece un’assemblea in municipio con il sindaco Francesco Aiello. 

“Prezzi di produzione sono altissimi, non bastano a coprire le spese e ci stiamo indebitando”

“Non ci muoveremo di qui finché non avremo risposte concrete – spiega Carlo Leone – i prezzi di vendita dei nostri prodotti rimangono bassi, i costi di produzione salgono alle stelle. Per produrre un litro di latte servono 60 centesimi, ma noi lo vediamo a 48 centesimi. I nostri prodotti agricoli subiscono la concorrenza dei prodotti di altri paesi e i prezzi del gasolio, ma anche degli anticrittogramici e dei concimi, due anni fa sono addirittura triplicati. Le nostre aziende restano in vita ma, in queste condizioni, non sono più sostenibili. Continuiamo a indebitarci ogni anno”. 

“Io amo il grano. Non potrò mai competere con il grano con glifosato del Canada”

“Io produco grano – racconta Biagio Corallo, di Comiso – amo il grano e continuerò a produrlo finché avrò vita. Ma non potrò mai competere con i prodotti con glifosato del Canada. L’Unione Europea non ci tutela, non ha alcun interesse a preservare la nostra agricoltura perché le multinazionali hanno altri interessi e in altri continenti si produce in modo diverso”.

Gli agricoltori hanno ricevuto ieri la visita del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, dei parlamentari regionali Stefania Campo e Nello Dipasquale. Giovedì è in programma un tavolo tecnico che potrebbe tenersi sempre al Foro Boario, con la presenza dei sindaci e dei parlamentari iblei. Al momento c’è anche l’ipotesi di un percorso dei trattori all’interno di Ragusa, forse mercoledì, ma non c’è ancora una conferma ufficiale. “Non molliamo e andiamo avanti – commenta Marcello Guastella, uno degli organizzatori locali – E’ una protesta che facciamo perché vogliamo che vengano rispettati i diritti degli agricoltori. Non è possibile che per gli agricoltori ci siano soltanto tagli economici, solo promesse e scarse remunerazioni. Ci associamo alle proteste dei nostri colleghi in tutta Italia e in altre nazioni europee, affinché con un coro unanime la politica che decide ci ascolti”.

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