LA MIA ESPERIENZA IN CARCERE

Ciao…

Sono Pietro, attualmente detenuto presso il carcere di Ragusa. Ho 56 anni e credetemi, non è un’età adatta per farsi arrestare, anche se penso non lo sia nemmeno a 20. Si può pensare o immaginare, che qui vi sia qualcosa di positivo o avventuroso, niente di tutto ciò, è una lagna nel vero senso della parola. Purtroppo, le risorse statali per le carceri, come d’altronde tutto in Italia sono state dimezzate. Questo comporta che dove dovremmo essere in quattro siamo in sei; in alcune carceri sono anche in dieci. Personalmente, sono rinchiuso in una cella, di due metri e 10 cm x 4 di lunghezza e siamo in tre. Tre persone in 8, 40 mq: il lato positivo è che non si deve fare molta strada per usufruire dei servizi, si ha tutto a portata di mano.

Sperando che non arrivi una diarrea collettiva, non oso immaginare come potrebbe risolversi il dilemma. Un altro fattore è che i componenti della cella non dovrebbero superare 90 kg, sarebbe una dura impresa passare dal reparto bagno – cucina, al reparto sala da pranzo; in compenso, la cella con poca fatica si può mantenere pulita essendo così piccola.

Prima di farsi arrestare, consiglio un corso ad uso domestico, qui bisogna essere all’altezza di una brava massaia se non si vuole essere nel caos totale… non è facile fare entrare tutta la biancheria in quell’armadietto; io non ho una grande esperienza delle carceri; sono stato, prima di essere trasferito, a piazza Lanza. Questo, come istituto, si può definire, al confronto “rilassante” e, vicino alle esigenze umane. Si respira serenità e umanità; c’è molta comprensione da parte del personale penitenziario.

 

P. G. ( attualmente detenuto alla Casa Circondariale di Ragusa)

 

 

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