LA MANCATA PROROGA DEL CORFILAC BLOCCA IL CAMMINO DEL CONSORZIO DI TUTELA DEL RAGUSANO DOP

Dopo la lettera inviata, nei giorni scorsi, dal consorzio di tutela al Corfilac, rimasta, purtroppo, senza una risposta, nulla di nuovo è emerso dall’incontro di ieri tra il presidente del Centro di Ricerca, Salvatore Barbagallo, ed il direttore del Consorzio del Ragusano Dop, Enzo Cavallo. 

Il Consorzio, approssimandosi la scadenza del Corfilac, avendo in corso la modifica del Disciplinare approvata dall’assemblea straordinaria consortile del 18 ottobre scorso, ha assoluto ed urgente bisogno di rispondere alle legittime e normali richieste del Ministero dell’Agricoltura in ordine alla chiara e sicura indicazione dell’organismo di controllo e non può farlo tenuto conto che il Centro di Ricerca non può essere segnalato perché se non viene prorogato, potrà operare solo fino al prossimo 30 dicembre. 

Il presidente Barbagallo, facendo riferimento alle assicurazioni ricevute dall’Assessore regionale dell’agricoltura, Cracolici, oltre che all’impegno dei parlamentari regionali Iblei  si è dimostrato fiducioso ma si è limitato ad affermare che la proroga del Consorzio di Ricerca sarà sicuramente deliberata dal Comitato dei Consorziati ma solo dopo che l’Ars avrà autorizzato lo stesso Assessore a far sostenere, ai propri rappresentanti, la proroga per almeno un decennio (così come sancito dallo statuto del Corfilac).
 Per questo ha lasciato capire che in questa fase non pensa di convocare il Comitato dei Consorziati per decidere sulla proroga. 

Una risposta, questa, che può essere capita sul piano politico ma non può essere accettata sul piano operativo: anzi, il Consorzio di Tutela, pur avendo da sempre sostenuto il Corfilac, ove non dovessero giungere risposte urgenti e certe, relativamente alla proroga e, di conseguenza, al prosieguo della attività di controllo e di certificazione, si vede costretto, a individuare e scegliere, fra quelli che si sono già resi disponibili, un altro soggetto, in possesso dei requisiti richiesti e riconosciuto dal Mipaaf, per gli adempimenti imposti dalle norme comunitarie, nazionali e regionali che regolano la certificazione dei prodotti con marchio di qualità. 
“Vorremmo che, oltre che per la sorte del personale, qualcuno si preoccupasse anche dei seri problemi cui vanno incontro i produttori – ha affermato Giuseppe Occhipinti  presidente del Consorzio di tutela –  Proprio in questi giorni stiamo dialogando con il Ministero per la modifica del Disciplinare, che prevede,  fra l’altro, la indicazione dell’organismo di controllo (e per il futuro non possiamo certamente comunicare un Ente che scade fra un mese), e con l’ufficio territoriale per la Repressioni Frodi per la sottoscrizione, col coinvolgimento del Corfiilac, di una convenzione di collaborazione a garanzia dei produttori e soprattutto dei consumatori . Ci troviamo  in serie difficoltà perché , essendo stata già avviata la nuova campagna, anche volendo  senza il provvedimento di proroga, non possiamo segnalare il Corfilac.Siamo purtroppo ad un bivio. Nei prossimi giorni convocherò il consiglio di amministrazione che deciderà sul da farsi. Sicuramente, nell’interesse dei soggetti della filiera e degli allevatori in particolare, nostro malgrado – ha concluso il presidente Occhipinti – in mancanza di una proroga ufficiale, saremo costretti ad affidare ad altri, in possesso dei requisiti di legge, richiesti, i controlli e la certificazione”.

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