Intorno alle ore 7 di stamani, il reparto di psichiatria dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa è stato interessato da un allagamento causato dalla rottura di un tubo dell’impianto di condizionamento. L’episodio ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Ragusa, che hanno messo in sicurezza i locali e confermato che l’allagamento non era […]
LA MALATTIA DEL RENE POLICISTICO NEL GATTO
11 Set 2015 13:02
Tra le malattie genetiche più temute del gatto c’è quella del rene policistico (Polycystic Kidney Disease). Causata da un disordine del gene autosomico dominante PKD1, tale malattia provoca la formazione progressiva di cisti nel parenchima renale e la conseguente ‘distruzione’ dello stesso parenchima con insufficienza renale. Essendo il gene ‘autosomico’ e ‘dominante’, la comparsa della malattia non è legata al sesso e basta la trasmissione del gene da uno solo dei genitori per avere il 50% di probabilità di svilupparla.
I sintomi, purtroppo, compaiono quando le cisti hanno già occupato, danneggiandolo irreversibilmante, buona parte del parenchima renale. La diagnosi (oltre ad un test di laboratorio di recente introduzione) viene fatta tramite ecografia renale. A quel punto il medico veterinario sarà in grado di fornire una terapia di supporto principalmente per preservare la parte sana rimasta del parenchima renale. La prognosi purtroppo non è buona, stante l’evolversi in progressione della distruzione del tessuto renale. Soltanto, come detto, una adeguata terapia di supporto può differire l’inevitabile peggioramento delle condizioni del gatto già in insufficienza renale cronica.
Dal punto di vista della prevenzione è possibile (e assolutamente consigliato!) escludere dalla riproduzione i gatti portatori del gene; ciò è possibile tramite innanzitutto uno stretto rapporto di collaborazione tra veterinario ed allevatore; una diagnosi precoce può, come detto, aiutare a rallentare la comparsa dei sintomi ed è consigliato un’esame ecografico mirato sicuramente in tutti quei casi in cui un proprietario ha avuto notizia della presenza della malattia a livello ‘familiare’ del gatto (fratelli e/o sorelle anche con un solo genitore in comune e che hanno sviluppato la malattia).
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