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La guerra dei migranti, Razza: “Il sindaco di Pozzallo è senza vergogna”. Ammatuna: “Non prendo lezioni da chi non è mai venuto a Pozzallo”
15 Lug 2020 14:48
“Non polemizzo con i sindaci, ma quello di Pozzallo è semplicemente senza vergogna”. Dichiarazioni forti quelle dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza che, stamani, ha rilasciato all’Adnkronos delle parole pesanti contro il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. Razza si riferisce alle dichiarazioni di Ammatuna circa la nuova ordinanza di Musumeci, il quale, a parere del sindaco di Pozzallo, avrebbe “partorito un topolino”.
“Quando il sindaco Ammatuna parla di procedure seguite a Pozzallo e finalmente codificate in un provvedimento del presidente della Regione, rese cosi obbligatorie per tutti, dovrebbe solo ringraziare il sistema sanitario e questo governo che ha chiesto navi e obbligato a regole – dice – Invece, traccheggia e dimentica che è una istituzione e ignora volutamente quanti sforzi si stanno compiendo in Sicilia. Abbi- rispetto e chieda scusa”.
“Non prendo lezioni da un Assessore Regionale alla Salute che non è mai venuto a Pozzallo per conoscere dal vivo la problematica dell’immigrazione, pur avendo visitato delle località vicine”. Commenta così, Ammatuna.
“Non accetto lezioni, inoltre, da un Assessore Regionale alla Salute che pur avendo ricevuto una richiesta di chiarimenti per capire casa sia accaduto all’interno della filiera sanitaria in occasione del trasferimento del migrante egiziano che, sbarcato a Lampedusa è stato prima trasferito a Porto Empedocle e poi a Pozzallo, dove è risultato essere positivo al Covid-19”.
“Non si può ribaltare la verità e credo sia l’Assessore Regionale alla Salute che debba chiedere scusa, non al sottoscritto ma a tutti i cittadini di Pozzallo, a coloro che il fenomeno migratorio continuano a viverlo in prima linea e non per sentito dire.
Invito, quindi, l’Assessore Regionale alla Salute a venire a Pozzallo, oppure se ritiene eccessivamente scomodo allontanarsi dalla poltrona sono disponibile a raggiungerlo nel luogo che ritiene più adatto, per parlare degli aspetti concreti e degli interventi necessari per far fronte al fenomeno migratorio”.
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