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LA GUARDIA DI FINANZA DI RAGUSA CHIUDE 38 ESERCIZI COMMERCIALI
25 Giu 2011 23:47
L’attività della Guardia di Finanza di Ragusa, in stretta sinergia con l’Agenzia delle Entrate, mirata al contrasto all’evasione fiscale ed in particolare al contrasto delle irregolarità relative all’emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale ha consentito, dall’inizio dell’anno, di eseguire ben 38 provvedimenti di chiusura temporanea di altrettanti esercizi commerciali.
Esiste un’ampia platea di partite IVA di piccole dimensioni nella provincia di Ragusa, pari ad oltre 30 mila fra imprese e lavoratori autonomi, che, operando a diretto contatto con i consumatori finali, possono evadere attraverso comportamenti elementari, quali l’omessa certificazione dei corrispettivi: è questa la cosiddetta evasione diffusa o di massa. A tale fenomeno si accompagnano ovviamente forme di evasione molto più sofisticate, da parte di strutture imprenditoriali più complesse, che ricorrono a pratiche evasive molto più insidiose. Per combattere questi due fenomeni l’azione della Guardia di Finanza si fonda su due azioni principali: la deterrenza ed il contrasto all’evasione vero e proprio.
La deterrenza, che mira a prevenire l’evasione di massa, è stata finora assicurata, per i primi sei mesi del 2011, dagli oltre 2000 controlli che hanno visto impegnati i finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa, riguardanti l’emissione di scontrini, ricevute e fatture e la circolazione delle merci su strada.
Di questi controlli, circa il 30% hanno dato luogo alla rilevazione di infrazioni.
Nell’ambito di questa azione, le Fiamme Gialle di Ragusa, dall’inizio dell’anno, hanno apposto i sigilli a 38 esercizi commerciali, sparsi nell’intera provincia.
In tale contesto i controlli sono stati mirati in alcune zone in virtù anche di indicazioni e richieste degli amministratori locali in particolare di Santa Croce Camerina, dove solo nel corrente mese di giugno sono stati sospesi 3 esercizi commerciali, esercenti uno l’attività di abbigliamento e due di alimentari.
La durata media delle chiusure è stata di 3 giorni, ma in un caso, per un negozio sempre di Santa Croce Camerina, gestito da un cittadino cinese, l’attività è stata sospesa per diciassette giorni: tale provvedimento è tuttora in corso.
I provvedimenti di chiusura, eseguiti dalle Fiamme Gialle, sono stati emessi dalla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, a seguito di almeno quattro distinte mancate emissioni dello scontrino fiscale, compiute negli ultimi cinque anni ed accertate della Guardia di Finanza. I predetti provvedimenti possono prevedere la sospensione dell’attività commerciale da un minimo di 3 giorni fino ad un massimo di un mese.
I controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali proseguiranno nel periodo estivo, in particolare, nelle zone e nei contesti a più alto contenuto economico e quindi a maggior rischio di evasione fiscale, specie nei confronti di strutture ricettive del litorale e nei principali luoghi di aggregazione giovanili.
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