La giunta di Vittoria e i possibili rimpasti. Aiello: “Nessuna fretta”

Nessuna fretta. Si valuterà con attenzione e nei tempi dovuti. Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ci risponde così. Nella sua stanza per un breve colloquio, proviamo a chiedergli quali saranno i tempi della crisi. “Vedremo – risponde – valuteremo tutto e cercheremo una soluzione”. I tempi dunque – verosimilmente – non saranno brevi.
Ma a Palazzo Iacono, sede del comune, non si vivono giorni tranquilli. Le tensioni non si contano, tutti lo sanno anche se nessuno vuole ammetterlo. Gli scontri ci sono e anche duri. Lo stesso Foresti, prima di gettare definitivamente la spugna all’inizio di giugno, aveva già avuto uno sconto con il sindaco nei mesi precedenti. Con il suo disimpegno, Aiello ha perso un compagno di viaggio fedele, che lo ha affiancato e sostenuto in tutti questi mesi, in primis con la presenza costante in consiglio comunale, dove invece il primo cittadino – è notorio – si fa vedere poco e diserta persino le sedute dedicate alle interrogazioni, com’è accaduto di recente, con gli assessori costretti a rispondere al suo posto e non senza un certo imbarazzo.


I venti di crisi potrebbero riguardare anche altri assessori.


Chiediamo al sindaco se ci saranno altri cambi in giunta, se ci sarà un rimpasto o una riassegnazione delle deleghe, se i volti all’interno della compagine amministrativa potrebbero cambiare. “Non credo – risponde – non è in programma, almeno per ora. Poi vedremo”.
Chiediamo se ci sarà un “piano del verde”. Il taglio degli alberi in varie parti della città è uno dei temi salienti ed è uno degli argomenti su cui i cittadini sono attenti, mentre altre vicende più squisitamente burocratiche e amministrative, come quelle che riguardano le ispezioni della regione, restano sconosciute ai più, o comunque non vengono messe in primo piano. “Il piano del verde è pronto, eccolo qua” afferma mostrando delle carte sulla sua scrivania.
La sua scrivania è quella di un tempo, l’ha recuperata nei magazzini e nei depositi, l’hanno rimessa a nuovo e lo ospita com’era avvenuto dal 1995 al 2005, il decennio del suo governo della città, tre mandati, uno solo intero e gli altri a spezzoni, per le dimissioni di Giovanni Lucifora prima e poi per le sue dimissioni del 2005, quando aveva pensato di candidarsi alla camera dei Deputati. Cosa che poi non avvenne.


A Palazzo Iacono ha rimesso a nuovo anche alcuni mobili, recuperati nei magazzini, insieme a delle vecchie poltroncine, ora sistemate nella sala degli Specchi. Spiega che i restauri sono stati fatti con l’impiego delle borse lavoro, c’è chi ha lavorato a lungo e bene per recuperare mobili che altri avevano dismesso, forse troppo in fretta. In economia e con buoni risultati. E Francesco Aiello ne va orgoglioso.
Torniamo al piano del verde e al taglio degli alberi. Lui si difende. “Ci sono i pareri degli esperti che dimostrano che era necessario. Alcuni erano ammalati. Abbiamo ridato dignità a Piazza del Popolo. Abbiamo cercato le soluzioni migliori per varie zone della città”.
Il breve colloquio è terminato. Il sindaco torna alle sue attività. In quella stanza di Palazzo Iacono a cui è particolarmente legato. Ci è tornato venti mesi fa, per la settima volta. Sono stati venti mesi difficili, tortuosi. Mille polemiche, mille contestazioni, la sua guerra con il consiglio comunale ì, con l’ex presidente Alfredo Vinciguerra che non ha voluto accettare. Finché c’era lui, per tre mesi, Aiello non si è fatto vedere nell’aula consiliare, non ha voluto prestare giuramento. Finché i suoi della maggioranza non l’hanno rimosso. E al suo posto è arrivata Concetta Fiore. A quel punto il sindaco è entrato in aula e ha prestato giuramento. È iniziata la sua attività amministrativa, tra mille polemiche, tensioni e ispezioni regionali. Anche questa è la storia di Vittoria

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it