La FILLEA Ragusa conferma il segretario generale. È Franco Cascone

Confermato dai delegati al XX congresso provinciale della FILLEA CGIL (federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell’Edilizia, delle industrie Affini ed estrattive) di Ragusa il segretario generale nella persona di Franco Cascone.


È stato eletto all’unanimità. Nella relazione al congresso ha sottolineato come a fronte di una ripresa occupazionale del settore, grazie all’ecobonus 110, al rilancio delle infrastrutture, la crisi dovuta all’inflazione e alla recessione, al caro vita hanno dato un duro colpo alla categoria.
Necessario rivedere gli ammortizzatori sociali ed è il momento di sferrare un attacco all’evasione fiscale a cominciare a praticare la tracciabilità dei pagamenti. Il sistema della tassazione segue i principi costituzionali secondo il dato della proporzionalità del reddito: chi più ha, di più paghi. La provincia di Ragusa continua a costituire un’eccezione nel contesto occupazionale siciliano. La disoccupazione è al 15 per cento (in Sicilia al 17 per cento).


Franco Cascone ha fatto un’analisi dei dati della cassa edile che esprimono una situazione in crescita: La massa salari che tra ottobre 2018 e settembre 2019 è di euro 20.832.000,00 passa ad euro 42.648.000,00 tra ottobre 2021 a settembre 2022; nello stesso periodo gli operai iscritti alla cassa edile passano da 2836 a 4546; le imprese dichiarate da 848 passano a 1035; le ore lavorate e denunciate passano dal 2.042.300 a 4.041.200. Aumentano di contro le ore di infortuni dichiarati che passano da 14.800 a 20.350 pari al 28 per cento in più. Da precisare che lo 0,72 per cento di infortuni dichiarati sulle ore lavorate nel periodo ottobre 2018 a novembre 2019 sono diminuiti dello 0,50 per cento.
Rilanciare l’attività edile attraverso il recupero e la salvaguardia dell’esistente, soprattutto nei centri storici, quindi con un saldo zero nei consumi di suolo. Necessario il consolidamento antisismico delle costruzioni pubbliche e private.


Le potenzialità economiche di questa provincia rimangono enormi: una nuova linea ferroviaria Ragusa- Catania con un percorso che colleghi Modica, Ragusa e Vittoria con l’aeroporto di Comiso e l’aeroporto di Catania in 90 minuti; così come raggiungere con un asset ferroviario l’autotrasporto di Vittoria e il Porto di Pozzallo per fare ripartire il traffico merci e alleggerire il traffico pesante su strada.
Risultati postivi si registrano nel tessuto industriale (produzione cemento Colacem), nel settore dei laterizi, lapidei e legno dove si registrano nuove assunzioni.
Sul piano previdenziale per favorire un tour over nel settore rivedere la legge Fornero, proseguire la lotta alla precarietà, creando lavoro. La FILLEA chiede una riduzione dell’orario di lavoro a favore di un’occupazione di qualità. Centrale il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro che necessita della piena funzionalità degli uffici ispettivi.
A Ragusa opera un solo ispettore e questo agevola le violazioni di legge.
Rinnovati tutti i contratti della categoria che hanno tenuto conto dell’inflazione. Rinnovato a Ragusa il contratto provinciale edile. La FILLEA CGIL anche quest’anno aumento il numero degli iscritti confermandosi primo sindacato di categoria nella provincia.


Sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro (dopo aver ricordato Daouda Diane il lavoratore ivoriano scomparso cinque mesi fa nel nulla dopo una denuncia per mancanza di sicurezza nel cantiere in cui lavorava, sull’idea di RDC, e di pensioni del governo Meloni, sulla Guerra che necessita di un rapido tavolo di trattativa), si è soffermato Peppe Scifo, segretario generale della CGIL.
A Ragusa è risaputo opera un solo ispettore affiancato dalla di sei carabinieri che svolgono questa attività operando i controlli. Ben poca cosa se si considera che la Regione Sicilia potrebbe, attraverso una convenzione con lo Stato, usufruire di una quota di quanti, circa seicento, hanno vinto il concorso nazionale per ispettori del lavoro.
Agli incidenti che accadono all’interno dei cantieri che mietono vittime o registrano infortuni gravi e permanenti ci sono le malattie latenti. Basta pensare a quelle che si registrano nella fascia trasformata “quasi come l’ILVA di Taranto” con malattie quasi sempre letali. Poi il fenomeno delle mafie che si sono infiltrate nelle imprese con prestanomi illibati dal punto di vista penale e che vanno individuati e denunciati.
In questa direzione è funzionale la convenzione che la CGIL nazionale ha stipulato con l’Associazione Magistrati, utile a contrastare questo fenomeno.


E in questa direzione pericoli e allarmi ha sollevato il segretario generale della FILLEA CGIL Sicilia, Giovanni Pistorio. Nei prossimi mesi quando si concretizzeranno i grossi appalti a beneficio di infrastrutture siciliane la mafia non farà mancare la sua presenza. Possibili le compravendite non libere di aziende che producono in Sicilia e nei luoghi interessati agli interventi materiale di costrizione; cave dismesse saranno riattivate per il deposito di materiali di risulta. Le mafie saranno presenti, ben quattro insistono nel territorio ragusano operando in pieno equilibrio, per cercare di governare appalti e interventi con l’ausilio di Cosa Nostra dedicata a tenere i rapporti con il poter politico per condizionarne le scelte.

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