LA FIGURA PATERNA OGGI METAMORFOSI DI UN RUOLO TRA NORME E AFFETTI

Questo il tema del Convegno, organizzato dalla Consulta Femminile, che si svolgerà giorno 27 alle ore 16.00 presso la sala Avis.

Interessanti le relazioni in programma: Il contesto sociologico di riferimento (Giuseppina Pavone – Presidente Consulta Femminile Comune di Ragusa, Specialista in ‘Programmazione e Gestione Politiche Sociali’); Il ritorno del padre (Paola Aparo – Dirigente psicologo ASP 7 Ragusa, Psicoterapeuta  didatta istituto Gtk); Il papà che corre a ostacoli ( Vittorio Cassì – Avvocato, Mediatore familiare).

La scelta dell’argomento del Convegno nasce dalla considerazione che oggi il dibattito sulla paternità si concentra soprattutto sullo studio della famiglia e risulta strettamente legato alla prospettiva di genere, alla divisione del lavoro domestico e alla presenza femminile nel mercato del lavoro.

La donna di oggi è moglie e madre che lavora, divide la sua vita tra faccende domestiche, vita professionale e educazione dei figli. Il compito del mantenimento economico della famiglia non è più solo dell’uomo, ma è della coppia. I ruoli di genere sono cambiati e, specificatamente, il ruolo del padre è cambiato parallelamente a quello della madre. Il cambiamento del  ruolo della donna nella società odierna ha senz’altro contribuito a modificarne le dinamiche funzionali e relazionali.

L’ingresso delle donne nel mercato del lavoro ha fatto sì che negli ultimi decenni il padre iniziasse ad essere maggiormente partecipe nella conduzione della vita familiare, in particolar modo nella cura dei figli e, soprattutto, che lo fosse in modo diverso rispetto al passato, cioè con un maggiore coinvolgimento emotivo.

Sembra emergere un nuovo tipo di padre, più presente nella gestione organizzativa della famiglia e maggiormente impegnato nell’accudimento materiale dei figli.

Un innegabile aspetto positivo è rappresentato dall’avere acquisito tutte quelle forme relazionali e comunicative che per secoli sono state prerogativa quasi esclusiva della madre: la capacità di emozionarsi, la tenerezza, il gioco, l’accompagnamento e la cura. Tali attività e funzioni sono state oggi recuperate e condivise da molti padri, ma essenzialmente sono riconosciute come doveri e rivendicate come diritti.

Ciò comporta che il coinvolgimento dei padri nel lavoro di cura crei spazio per una ridefinizione dei tradizionali ruoli di genere all’interno della coppia e della famiglia nel suo complesso.

Afferma Giuseppina Pavone “Però, se si allarga l’ambito di osservazione e di analisi fino al livello della società nel suo complesso, si nota come non manchino aspetti di criticità non di poco conto e di cui vale la pena discutere.

Il processo di ridefinizione delle prospettive di genere, infatti, sembra solo abbozzato, tanto da potersi affermare che le connotazioni dei ruoli genitoriali all’interno degli attuali modelli familiari manchino ancora di chiarezza nella definizione sia dei contenuti sia dei confini.

Le ricadute si evidenziano in maniera significativa nel vissuto delle relazioni intrafamiliari e, in particolare, nel rapporto con i figli, tanto da giustificare l’espressione di ‘crisi della figura paterna’.

Emblematica a tal proposito l’analisi fatta da Massimo Recalcati, psicoterapeuta di scuola lacaniana,  che definisce quella attuale la ‘generazione Telemaco’ (il figlio praticamente cresciuto senza padre che intraprende un viaggio alla sua ricerca); spingendosi oltre, Recalcati individua un movimento antitetico altrettanto forte caratterizzante la nostra società nella quale negli ultimi anni si assiste a ‘una inedita e pressante domanda di padre’ che giunge direttamente dalle istituzioni e dal mondo civile”.

Le relazioni in programma e i successivi interventi potranno fare da volano per lo sviluppo di ulteriori approfondimenti futuri sulle ‘questioni di genere’ considerate da angolature diverse.

L’evento è sostenuto dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa , patrocinato da ASP 7 RG, Ordine degli Psicologi, Ordine degli Assistenti Sociali (che ha autorizzato 4 crediti formativi); In corso di accreditamento dall’Ordine degli avvocati Ragusa.

Giuseppina Pavone

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