LA FESTA DELLE “TRADIDANZE” SICILIANE HA SEGNATO L’OTTIMO DEBUTTO DELLA QUARTA EDIZIONE DI IBLA FOLK 2016

La festa delle “Tradidanze” siciliane ha segnato il positivo debutto della quarta edizione di Ibla Folk 2016. Il festival di musica folk e world negli Iblei, fondato da Mario Gulisano e Saro Tribastone e diretto dal compositore ragusano, alla “prima”,  ha registrato un’ottima partecipazione di pubblico. Per ragioni legate al maltempo gli eventi non si sono tenuti, come previsto, sulla salita di Via Scale Duca e in Piazza della Repubblica, ma all’interno dell’Auditorium San Vincenzo Ferreri.

«Per fortuna – afferma Tribastone – nonostante il necessario cambio di location, le presenze sono state numerose. Sia al seminario curato da Santino Merrino e Marilena Fede sia alla festa da ballo. Lo scopo dell’incontro è stato quello di promuovere la tradizione del balletto siciliano. I numerosi partecipanti si sono disposti in cerchio, come si faceva nelle feste di un tempo, e hanno ballato a lungo sulle musiche dei Cantustritto, che hanno intonato la tipica tarantella siciliana suonando strumenti storici, già presenti nell’antica Grecia, quali il tamburello, il friscaletto, l’organetto e la zampogna. Si tratta di una danza che si balla in coppia. In origine, era un ballo giocoso che favoriva il corteggiamento».

Stasera, sabato 10, alle 21, sulla scalinata dei Giardini Iblei, è la volta del concerto dei ragusani Talèh. La band di musica popolare celebra i vent’anni di attività esibendosi sulle note di “Mistera”, l’ultimo album, nel quale vengono esplorati i temi tipicamente iblei delle trovature e dei racconti fantastici. Quella dei Talèh è una musica popolare d’autore. I brani sono composti da Vincent Migliorisi e Gianni Guastella. I due cantano e suonano le chitarre. Gli altri componenti della band sono: alla voce e al marranzano, Salvatore Dipasquale; al basso e al violoncello, Jascha Parisi; alla fisarmonica, Giuseppe Sarta; alle percussioni e ai tamburi a cornice, Andrea Chessari.

Il festival, ideato e organizzato dall’associazione Darshan, usufruisce del patrocinio dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, del contributo dell’assessorato agli Eventi, Sport e Spettacoli di Ragusa, in collaborazione con il Piccolo Teatro del Mercato di Ragusa Ibla.

Domani, domenica 11, gran finale di Ibla Folk 2016. Nella serata conclusiva, alle 20, sul palco dell’Auditorium San Vincenzo Ferreri, si tiene l’attesa esibizione della violinista e cantante estone Maarja Nuut. La musicista suona dal vivo la sua “Une Meeles”. La sue sonorità uniscono melodie tradizionali da ballo con l’elettronica, creando uno spazio in cui il minimalismo subisce la contaminazione della musica sperimentale. Maarja esordisce nel 2013, pubblicando l’album “Soolo”, che suscita le attenzioni della critica europea. Il suo secondo lavoro vede la luce nella primavera di quest’anno.

La chiusura del festival è affidata al musicista ennese Davide Campisi, che suona in concerto, in Piazza Duomo, alle 22, dopo la performance di Maarja Nuut. L’artista ennese, sperimentatore di nuove tecniche espressive per i tamburi a cornice, presenta il suo ultimo lavoro discografico: “Badr”.

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it