La famiglia Aurnia riacquista all’asta l’immobile Idea Moda: “L’ho fatto per le mie nipoti”

La famiglia Aurnia di Modica ha riacquistato  all’asta, indetta dal Tribunale di Ragusa, il proprio stesso locale “Idea Moda”. Ne ha dato notizia Video Mediterraneo. La Signora Enza Amore, mamma dell’indimenticato Antonio Aurnia, donna combattiva dall’animo nobile quanto forte, non si è risparmiata in questi lunghi mesi dalla scomparsa del proprio figlio per riottenere ciò per il quale, come lei stessa ha dichiarato, ha lavorato per una vita intera, vale a dire la sua attività imprenditoriale. Un fatto questo che, oltre d avere una fortissima valenza morale, fa certamente onore ad una famiglia che è stata da sempre esempio di determinazione, coraggio e onestà. Un monito per la città intera che non ha mai fatto mancare il proprio affetto alla famiglia Aurnia dopo la morte di Antonio anche se nei fatti si è poi mostrata meno generosa di quanto volesse far credere. Infatti non ha riscosso grandissimo successo l’iniziativa di crowfunding avviata nei giorni scorsi da un gruppo di volenterosi  imprenditori locali per cercare di recuperare buona parte delle somme che sarebbero servite per l’acquisto dei locali all’asta per conto della famiglia Aurnia e segnatamente delle due figlie di Antonio. Era nata l’associazione “Uniti da un’Idea”  con lo scopo di recuperare il lascito morale e materiale di Antonio Aurnia per donarlo alle sue figlie.  Solo 2900 euro sono state tuttavia raccolte sulle 445.000 necessarie all’acquisto del locale. Ma conta poco ormai. Rimane il gesto encomiabile dei promotori e la solidarietà di chi vi ha partecipato. Ciò che va evidenziato oggi è certamente il coraggio di una donna che assieme al marito, per amore della propria famiglia e delle proprie nipoti, non si è fatta abbattere dal dolore immenso per una morte insensata e ha lottato, profondendo le ultime energie rimaste, amplificandole in una forza portentosa che è di esempio per ognuno di noi. Una bella, bellissima storia che al solo raccontarla mette i brividi ed è la testimonianza di quanta positività ci sia nel territorio, nonostante i falchi, nonostante gli approfittatori, nonostante i falsi amici, nonostante tutto e tutti. Il nostro auspicio di cuore è che adesso la famiglia Aurnia, dopo aver riscattato la memoria de povero Antonio con questo gesto,  possa trovare la pace  che merita e possa proseguire ancora nella propria attività imprenditoriale. La città tutta oggi ha la consapevolezza di essere debitrice nei loro confronti di stile e di immenso coraggio. Una pagina di cronaca destinata a divenire una pagina di storia della città. Di quella bella!

 

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