La discarica in contrada Lanzagallo viola le direttive europee. Lo stop da Bruxelles

Una prima battaglia è vinta, rimane ancora di vincere la guerra. Che è quella di non permettere l’insediamento di una discarica in contrada “Lanzagallo”, fra Modica ed Ispica e molto vicina al fazzoletto di territorio della città di Pozzallo. A fermare da Bruxelles l’ipotesi della discarica è la Comunità europea a cui si è rivolto l’europarlamentare Ignazio Corrao di Greens/EFA. “L’impianto rischia di fare grossi danni e va bloccato. La Commissione, in risposta alla mia interrogazione, ha ribadito il pericolo di violazione delle direttive UE sui rifiuti, sull’habitat naturale e sulle procedure di valutazione ambientale strategica. Ed ha chiamato in causa le autorità giudiziarie italiane, affinchè intervengano per evitare i danni di una tale discarica sull’ambiente e sulla comunità – così commenta Corrao la risposta della Commissione UE – deve essere tenuta in considerazione la distanza dalle aree residenziali e di ricreazione, dai siti agricoli o urbani e dalle zone di protezione naturale ma anche non pregiudicare l’integrità dei siti. Mi auspico che le autorità giudiziarie accolgano questo invito dall’UE e verifichino la correttezza dell’iter e l’impatto sul territorio di un’ennesima discarica che le comunità non vogliono”.

Il sindaco di Pozzallo Roberto mostra fiducia e soddisfazione.

“Ringrazio Corrao per l’attenzione che ha riservato ad una questione ambientale di fondamentale importanza – afferma – la scelta del sito in questione si ripercuote, in maniera negativa, sui nostri territori e ciò mi ha costretto assumere delle posizioni chiare e definite anche se, certe volte, in netta contrapposizione con quelle prese dagli altri Sindaci. Un discarica a Lanzagallo rappresenta un vero e proprio scempio per il nostro territorio”.

Un piccolo paradiso incontaminato tra i comuni di Modica e Ispica che rischia di essere cementificato e di ricevere frazioni residuali di rifiuti che sarebbero in tal caso gli inerti. Anche i residenti non ci stanno.

“Un’area di grande pregio naturalistico, a vocazione agricola, zootecnica e turistica – spiegano gli abitanti riuniti in Comitato – la macchia mediterranea fa da contrappunto alle caratteristiche masserie del comprensorio modicano e ispicese. In questo contesto rischia di essere catapultata una discarica che, malgrado le moderne tecniche di realizzazione, avrebbe un impatto brutale sull’intera zona. Avremmo comunque 500.000 metri cubi di cemento armato e un contenitore destinato ad accogliere le frazioni residuali dei rifiuti di tutta la provincia di Ragusa in una contrada di enorme valore paesaggistico e ambientale”.

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