La Crisalide Onlus federata FAVO

La F.A.V.O. (Federazione Associazioni di Volontariato in Oncologia) ha accolto la richiesta di adesione de La Crisalide Onlus (associazione a sostegno della donna operata al seno per tumore), condividendone mission e attività nel territorio.

F.A.V.O. è costituita da oltre 500 associazioni, molte delle quali diffuse su tutto il territorio nazionale attraverso rappresentanze in tutte le regioni, per un totale di circa 25.000 volontari.

“L’importanza della FAVO – afferma la presidente Giuseppina Pavone – è ampiamente riconosciuta a tutti i livelli, dalle Associazioni di volontariato che operano nell’ambito oncologico, dagli Organismi sanitari che operano nel settore, fino agli Organi di Governo che, condividendone gli obiettivi, ne sostengono l’impegno e le attività.

Infatti la FAVO si pone come interlocutore delle istituzioni politiche, sindacali e culturali, per affermare nuovi diritti a fronte dei nuovi bisogni dei malati di cancro e delle loro famiglie, e contro ogni tipo di discriminazione.

Sostiene il riconoscimento del ruolo centrale dei malati nella pianificazione e nei processi decisionali da parte delle strutture che erogano assistenza sociale e sanitaria

Tutela i diritti dei malati di cancro non solo a livello nazionale, ma anche europeo operando sinergicamente con le associazioni europee che lavorano per garantire ai malati di cancro la migliore qualità della vita e la soddisfazione delle loro esigenze e di quelle dei loro familiari, in modo da accrescerne l’influenza sulla definizione delle politiche sanitarie a livello  sia nazionale che internazionale.

Persegue l’obiettivo di diffondere su tutto il territorio nazionale l’applicazione dei trattamenti terapeutici più aggiornati e l’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare a domicilio e in hospice.

Agisce come rete di informazione per facilitare l’accesso ai servizi terapeutici e al sostegno psicologico.

Pone la riabilitazione come intervento prioritario e diritto irrinunciabile nell’ottica di un globale miglioramento della qualità della vita dei malati di cancro.

Quali che siano le caratteristiche e le mission delle associazioni federate, un motto le accomuna: “guarire si può, assicurare ai malati la migliore qualità della vita possibile si deve”.

FAVO dal 2010 è stata riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come organizzazione che svolge un’attività di evidente funzione sociale sul territorio nazionale, conformemente a quanto previsto dalle legge n. 476 del 19 novembre 1987 e ad oggi è uno dei 10 membri effettivi dell’Osservatorio Nazionale del Volontariato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.

Organo importante della FAVO è L’OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE ASSISTENZIALE DEI MALATI ONCOLOGICI’.

L’Osservatorio Permanente sulla Condizione Assistenziale dei Malati Oncologici nasce nel maggio del 2009, nel corso della IV^ Giornata Nazionale del Malato Oncologico svoltasi a Taranto.

Proprio in quella circostanza, infatti, fu presentato il Primo Rapporto predisposto dalla FAVO e dal Censis dal titolo “Disparità nell’accesso dei malati oncologici ai trattamenti diagnostici e terapeutici”.

Hanno aderito alla costituzione dell’Osservatorio ed hanno fornito contributi rilevanti all’elaborazione del Rapporto il sistema delle Associazioni del volontariato oncologico attraverso la FAVO, il Censis, l’Associazione italiana degli oncologi medici (AIOM), l’Associazione italiana di radioterapia oncologica (AIRO), la Società Italiana di Ematologia (SIE), Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT), Federsanità-Anci, la federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG), la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO), la Società Italiana di Chirurgia Oncologica (SICO), l’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), il Coordinamento Generale Medico-Legale dell’INPS e la Direzione generale del Sistema informativo del Ministero della Salute.

Il documento ha riscosso un grande interesse e le sue indicazioni hanno richiamato l’attenzione del Governo. Infatti, qualche mese dopo, in occasione della conversione in legge del decreto con le misure anticrisi, è stato introdotto l’art. 20 che, come suggerito dalla FAVO per contrastare i ritardi gravi nel riconoscimento delle invalidità civili da parte di ASL, Regioni, Prefetture, ha unificato nell’INPS tutte le competenze concessorie in materia.

Quest’anno è stato pubblicato il IX Rapporto, che analizza con puntualità luci ed ombre dell’assistenza in Italia al malato oncologico.

“Siamo sicure – conclude la presidente Pavone – che far parte della FAVO ci consentirà di concretizzare molte attività rilevanti per il miglioramento della qualità della vita al malato oncologico nella nostra realtà ragusana (e non solo!)”.

Giuseppina Pavone

 

 

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