“La coperta delle mamme”. Modica è eccellenza anche nella solidarietà.

Modica è non solo la città del cioccolato, delle eccellenze agroalimentari e delle bellezze paesaggistiche ed architettoniche. Modica è anche e forse, è il caso di dirlo, sopratutto eccellenza nella solidarietà. All’immagine di una città, purtroppo anche un pò appannata negli ultimi anni, meta preferita di turisti e vacanzieri, si è aggiunta negli ultimi mesi, grazie alla forza di volontà e alla cooperazione di moltissime signore modicane, la immagine altrettanto preziosa ed importante di una città sensibile alle tematiche sociali.  Scommessa continua sulle persone e sulla bellezza della cooperazione, quindi. Ogni partecipante è memoria viva , presente, operante di un atteggiamento culturale volto al rispetto degli individui . Questi i tratti caratteristici del progetto ” La coperta delle mamme di Modica ” , ideato da Arianna Salemi, che si definisce una militante volontaria dell’animazione sociale. Il progetto, lanciato nel marzo 2019 attraverso i social , ha subito trovato supporto anche fuori dai confini modicani , grazie all’impegno e al passaparola di donne e uomini , che hanno creduto da subito nell’iniziativa, regalando gomitoli e mattonelle. Il progetto consiste nella copertura di circa 600 mq di scalinata della chiesa di San Giovanni Evangelista a Modica Alta, con coperte in lana e all’uncinetto, che verranno donate a chi ne ha bisogno senza fare distinzione alcuna. Ogni diversità è ricchezza , motivo di confronto e crescita. Per questo il progetto è stato scelto per essere presentato a Spazio Europa gestito dall’Ufficio del Parlamento Europeo  Roma, nelle giornate della diversità e della biodiversita’. Per la realizzazione dell’iniziativa è necessario il supporto di quante più persone possibili, attraverso la donazione di gomitoli e mattonelle e anche tramite la partecipazione a gruppi di lavoro, pandemia permettendo. Arianna aggiunge: ” questo progetto sarebbe solo un’idea senza un impegno costante e personale delle ” mamme di Modica ” , intendendo con questa definizione tutte le donne, che si sentono madri della collettività, senza confini precisi. La data di fine del progetto che diventerà un evento aperto a tutti, nessuno escluso, è ancora da stabilire. Certo è che tanto maggiore sarà la partecipazione, tanto più in fretta si potrà festeggiare questa collaborazione di centinaia di mani.

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