LA CONFEDERAZIONE I.S.A. TORNARE AI VECCHI MESTIERI

Donne, giovani, questa Repubblica col passare degli anni ci ha spremuti all’osso.

 

E’ colpa nostra, ma certamente e colpa di tutti i politici, che si sono susseguiti nelle varie competizioni.

 

Questi soggetti, uomini senza un lavoro, scarsi nel parlare e culturalmente ignoranti.  con le loro promesse da ciarlatani, hanno illuso e approfittato del popolo, pensando  che questi rimanessero sempre legati a rapporti di fiducia come nel passato, dove nel paese si conoscevano tutti.

 

Ma oggi i tempi sono cambiati, i paesi si sono allargati i territori sono cresciuti e la gente si è acculturata, le televisioni, hanno sicuramente contribuito al sistema informativo,il popolo, si è reso veramente conto dei danni che si sono venuti a creare, sia sul sistema economico che su quello sociale.

 

Per  ripartire, il paese ha bisogno di noi.

 

I momenti sono tristi.

 

Bisogna riavvolgere il nastro e tornare indietro negli anni,  ma di tantissimi anni.

 

Dove gli antichi mestieri non sono mai tramontati, le materie prime le abbiamo a portata di mano.

 

Il sole il mare e le campagne sono i nostri primi alleati.

 

Rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci dentro questo scenario: delle sementi,

 

verranno fuori meravigliose varietà di ortaggi, con uno steccato di travi realizziamo un ovile e mettiamoci dentro degli ovini, aggiungiamo delle galline e dei conigli e abbiamo realizzato un sistema di sopravvivenza.

 

Avremo latte, carne, verdure e così facendo avremo la certezza pure del lavoro.

 

Un lavoro individuale, o magari  trasformabile in cooperativa, realizzando un indotto a filiera corta, o a filiera lunga.

 

Certo il problema non è semplice tornare indietro, perché il progresso ci ha confuso le idee e naturalmente a tutti non glie è facile passare al regresso.

 

Aveva ragione il grande Celentano quando cantava i ragazzo della via Gluck

 

Troppa cementificazione, perdita di spazi incontaminati , insediamenti industriali, certamente nel passato con questi criteri come dicevamo in precedenza, i politici illudevano le famiglie con lo scambio del voto e  ottenendo mazzette dagli imprenditori, per potersi foraggiare le loro campagne elettorali.

 

Oggi  la Confederazione I.S.A., ci auguriamo, che dopo cinquant’anni di spremitura delle anime dei cittadini, tutti prendessero coscienza e capissero che la parola polis dal greco, possa essere usata in uno stato europeo in maniera democratica dove tutti i cittadini soggiacessero alle stesse norme di diritto.

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