Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
LA CISL CHIEDE AGLI ENTI LOCALI IBLEI CHE LA CONTRATTAZIONE SOCIALE VENGA MESSA IN PRIMO PIANO
08 Dic 2011 19:44
Il segretario Provinciale dell’Ust Cisl di Ragusa, Enzo Romeo, interviene a favore delle fasce più deboli della nostra zona destinate ad essere le prime a subire le ricadute negative della manovra economica “Lacrime e Sangue”. Secondo Romeo infatti, ora che le mosse finanziarie del Governo Monti dispiegheranno i propri effetti anche sul territorio ibleo, è essenziale concentrare l’ attenzione sulla contrattazione sociale.
“Tutto ciò che ci attende in prospettiva – chiarisce Romeo – è alquanto drammatico. Ritengo che i momenti più bui, nella nostra zona, li attraverseremo nei primi cinque o sei mesi del 2012. Diventa problematico sostenere un sistema del Welfare che dovrebbe essere basato sulla crescente erogazione di servizi e che, invece, andrà incontro ad una serie di tagli i quali, anche a livello locale, determineranno la riduzione dei servizi in questione.
“Per quanto riguarda la Sanità – continua – ad esempio, è destinato ad aumentare il numero di coloro che non usufruiranno dell’esenzione ticket visto che non sarà più utilizzato come attestato di esenzione il modello Isee ma ci si baserà sulla dichiarazione dei redditi. Chiediamo che le spese per i servizi sociali, da parte degli enti locali del nostro territorio, possano essere destinate parametrandole a quelle degli anni scorsi, o perlomeno, dell’anno precedente. Ecco perché riteniamo necessaria un’azione congiunta degli enti locali con le organizzazioni sindacali. Per evitare che la manovra licenziata per contenere la crisi abbia effetti disastrosi sulle classi medio-povere della nostra provincia”.
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