La CGIL contro Abbate: “A proposito degli stipendi dei dipendenti comunali…”

Dura nota sindacale della CGIL di Modica contro il primo cittadino Ignazio Abbate. In una nota inviata alla stampa non risparmiano durissime critiche al Sindaco della città della Contea a proposito del pagamento degli stipendi comunali e dei relativi oneri contrattuali. La nota non si risparmia davvero in nessun aggettivo negativo e assume una posizione di forte contrasto al punto tale che al termine della nota si paventa anche la possibilità di importanti azioni di protesta per far valere le ragioni dei dipendenti. Ecco la nota sindacale per intero:

“Non paga e non pensa neanche di giustificarsi. A Lui tutto è dovuto, nel bene e nel male. Quando le cose non vanno bene o nel verso giusto, guai a lamentarsi, guai solo a pensare di sfiorarlo anche con solo l’ombra di una qualche critica! Guai!
Quando non paga, come adesso, i dipendenti comunali, ricordiamo che tra 3 giorni saranno 2 gli stipendi non pagati (giugno e luglio), nessuno deve permettersi di scantonare, tutti in riga, tutti in silenzio.
Questo è ciò che pensa il nostro beneamato Sindaco, l’alfa e l’omega della storia, non di quella locale, ma di quella grande, di quella globale, di quella che fa tremare ai polsi le vene. Di quella che solo Lui può fare!
Tutti sull’attenti e bocca serrata! Questo è il motto politico-amministrativo del nostro illuminato Sindaco, esecutore perfetto di missioni divine, attento alle grandi prospettive, quelle che i comuni mortali come noi non riescono a intravedere, neanche sforzandoci.

Ma noi, la cgil, non stiamo in silenzio. Noi diciamo e denunciamo ciò che pensiamo e ciò che pensiamo spesso coincide coi fatti realmente accaduti e verificatisi.
Il Sindaco dell’eccellenza, il Sindaco che ha salvato il Comune, anzi che lo ha fatto risorgere dalle ceneri dei debiti, non paga, non paga, non paga.
Non paga, il nostro primo cittadino, i comunali (ben 2 mesi) e non paga loro gli istituti contrattuali del 2016, 2017, 2018 e parte del 2019; non paga neanche gli altri lavoratori.
Non paga e Sua perfezione non si sente neanche in dovere di dare il perché di questi ritardi, spiegando a noi modeste persone il motivo per cui non riesce a pagare.

Guai a pretendere una risposta, se ne resta inceneriti dal suo fiammeggiante sguardo! Significherebbe deturpare la sua mirabile perfezione.
Forse è tempo per fare altro, caro sig. Sindaco! Farebbe cosa buona e giusta se recuperasse una dimensione più terrestre, si liberasse dell’arroganza che da un po’ di tempo o da sempre attiva quando si rapporta con le parti sociali e aprisse un confronto con queste ultime, perché da solo lei ha dimostrato di non riuscire a risolvere i problemi. È enorme la sofferenza di tantissime categorie che non ricevono gli emolumenti nonostante le sue qualità sovra-umane.
Qui siamo a un punto di non ritorno. Nei prossimi giorni annunceremo le azioni di lotta che metteremo in campo”.

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